Aveva 35 anni e ha avuto una miocardite. Dopo il parere della Commissione medica militare di Messina, parte il risarcimento per i familiari
MESSINA – Morto per una miocardite, nell’aprile 2021, dieci giorni dopo il vaccino anti Covid Astrazeneca. Aveva 35 anni e ora la moglie e i tre figli (fonte Ansa) hanno diritto al risarcimento. La famiglia è assistita dall’avvocato Angelo Farruggia. Commenta a sua volta l’avvocata messinese Annalisa Giacobbe sulla sua pagina Facebook: “Pochi giorni fa la Commissione medica militare di Messina ha riconosciuto, con una importante e interessante decisione, la sussistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino Astrazeneca e il decesso di un agrigentino, avvenuto proprio dieci giorni dopo la somministrazione della prima dose. Secondo la decisione della Commissione, confermata anche dal ministero della Salute, il decesso è stato provocato da una miocardite scatenata dal vaccino anti-Covid e, per tale motivo, ha riconosciuto il diritto della coniuge al risarcimento del danno”.
Mette in evidenza la legale: “Con questa decisione si fa finalmente luce sul riconoscimento dei danni da vaccino anti-covid che per mesi e mesi era stato negato. Sono tantissimi i cittadini che, a causa della somministrazione del vaccino resa obbligatoria per lavorare e condurre una vita nel pieno delle libertà costituzionalmente garantite dalla nostra Costituzione, hanno riscontrato gravi effetti sulla salute, talvolta tanto gravi da provocarne la morte ma non tutti sono riusciti ad ottenere giustizia, né con il riconoscimento dell’accaduto né con il risarcimento del danno”.
“Equa indennità e diritto al risarcimento”
Conclude l’avvocata: “Sia chiaro, rendere obbligatoria la somministrazione di un vaccino è una prerogativa dello Stato per la tutela della salute individuale e collettiva, ai sensi degli articoli. 32 e 2 della Costituzione. Tuttavia a tale facoltà corrisponde il dovere dello Stato di approntare un’equa indennità e il diritto al risarcimento del danno a coloro che sono pregiudicati da tale obbligo. Le strade da percorrere per il cittadino che si ritiene danneggiato sono, quindi, due: l’azione di indennizzo o l’azione di risarcimento danni”.
Nella maggioranza dei casi i vaccini anti Covid hanno salvato le vite
Il caso, drammatico per chi l’ha vissuto, di reazioni a un vaccino, quando è confermato sul piano medico, non elimina l’importanza che gli stessi vaccini hanno avuto in occasione del Covid e nel caso di altre malattie. Questo può anche avvenire quando si usano determinati farmaci e la reazione è individuale.
“La miocardite è un evento avverso molto raro per diversi vaccini – ha commentato all’Agi il virologo Fabrizio Pregliasco – e in genere si tratta di miocarditi lievi che si auto risolvono”. “È chiaro – ha precisato il virologo – che se il ministero ha evidenziato nel caso specifico un nesso di casuali causalità, è giusto prevedere il risarcimento” (fonte Agi).
I vaccini contro il COVID hanno provocato danni e ucciso persone. Ora lo Stato deve risarcirle e riconoscere gli effetti collaterali che i vaccini hanno provocato.