Falcomatà: “Abbiamo il dovere di costruire percorsi di pace”
REGGIO CALABRIA – In Piazza Italia, questa mattina è stata celebrata la Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. La cerimonia militare si è svolta al cospetto delle più alte autorità militari e civili cittadine e dei rappresentanti di tutte le associazioni militari e combattentistiche d’arma.
La cerimonia ha preso il via con lo schieramento di una formazione interforze, in armi, composta da militari di tutte le Forze Armate. Grande partecipazione anche delle varie Associazioni combattentistiche che non hanno fatto mancare la loro presenza ed i loro vessilli. A seguire sono stati resi gli onori al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro , che accompagnata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, rappresentante delle Forze Armate, ha presenziato alla tradizionale cerimonia dell’alzabandiera, scandita dalle note dell’”Inno di Mameli”, cui ha fatto seguito la lettura solenne dei messaggi del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa Guido Crosetto.
Dopo la consegna delle benemerenze il sindaco Giuseppe Falcomatà ha sottolineato come in questa giornata “si riorda la nostra storia, il sacrificio dei nostri militari in tutte le guerre e l’impegno attuale per contribuire a risolvere i conflitti per un ritorno alla pace. Occorre ricordarci che la guerra non risolve i problemi, ed in questo particolare momento storico, purtroppo i conflitti sono aumentati in maniera spropositata. Noi abbiamo il dovere di richiamare tutti al proprio compito e lavorare alla costruzione di una pace duratura. E questa giornata, oggi più che mai, è dedicata a questo aspetto. Come istituzioni sentiamo ed abbiamo il dovere di contribuire alla costruzione di percorsi di pace che stiamo sentendo sempre più lontani, dal conflitto arabo-israeliano, alla guerra in Ucraina”.
Sollecitato dai cronisti, a margine della cerimonia il sindaco si è anche soffermato sul tema dell’unità nazionale. “Il richiamo ai principi del 4 novembre è importantissimo in un momento in cui il rischio è che l’unità nazionale e la solidarietà nazionale, i principi cardine della nostra Costituzione, vengano sviliti da scelte politiche del governo che vanno a minarne i principi fondamentali. Nei prossimi giorni – aggiunge – dovremmo avere le pronunce della Corte costituzionale rispetto alla legge sull’Autonomia differenziata, che si esprimerà rispetto alle criticità di una legge che, fra le tante cose, divide sempre di più il Paese, non rispettando il principio di unità nazionale. Riteniamo – evidenzia Falcomatà – che una Italia divisa sia più debole, non solo per la parte, in questo caso il Sud, che subirà le conseguenze maggiori dell’Autonomia differenziata, ma anche per il Nord. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione su questi argomenti, come una battaglia che non è del Sud contro il Nord, ma – conclude – intesa come battaglia per l’unità nazionale”.