L'appuntamento venerdì 8 novembre su iniziativa di Nidil-Cgil di Messina
MESSINA – 600 i tirocinanti dislocati nelle varie partecipate comunali. “Quale futuro per loro? La Nidil-Cgil Messina, insieme ad una delegazione di lavoratori e lavoratrici organizza domani, venerdì 8 novembre, alle 10:30, una protesta davanti a Palazzo Zanca “in seguito alla mancata risposta, da parte dell’amministrazione comunale, della richiesta di un incontro”. “Vogliamo risposte e instaurare un percorso virtuoso che restituisca dignità a chi, in questo momento, sta contribuendo a garantire il funzionamento di alcuni servizi pubblici nella città di Messina”, dichiara Nidil-Cgil Messina, la categoria della Cgil che rappresenta tutte le tipologie di lavoro precario.
“Anche in questa vicenda che vede gli interessi di lavoratori e lavoratrici – affermano il coordinatore Nidil e il segretario generale Cgil Messina Pietro Patti – non si comprende il motivo per cui si privilegino rapporti solo con alcune organizzazioni sindacali. La problematica che coinvolge i tirocinanti, invece, necessita di un tavolo di confronto con tutte le parti sindacali”.
“Le criticità che emergono sono tante”
“Sono circa 600 i tirocinanti dislocati nelle varie partecipate comunali – dichiara il coordinatore Nidil Messina, Ivan Calì – andando a sopperire alla mancanza di organico, abbassando i costi del lavoro piuttosto che assumere e creare posti di lavoro dignitosi e stabili. Non si può trattare il tema dell’inclusione come una parolina magica da usare solo per vincere bandi europei, occorre trattarlo con azioni di reale inserimento lavorativo e sociale con rispetto verso le persone a cui sono indirizzati questi progetti. Le criticità che emergono dalle testimoniante delle lavoratrici e dei lavoratori sono diverse, dalla ripetitività delle mansioni e la scarsa qualificazione che ne consegue fino a importanti mancanze nel piano formativo e la mancanza di contratti individuali. Tra le cose più gravi, chi sta cercando lavoro si ritrova a non avere una qualifica che ne permetta la ricollocazione in quanto il tirocinio non viene considerato professionalizzante. Inoltre, molti hanno superato i 24 mesi di tirocinio, per tanto rischiano di arrivare al termine del percorso nel prossimi mesi senza avere una reale prospettiva occupazionale”.
“Chiediamo – prosegue il coordinatore Nidil – l’impegno dell’amministrazione comunale per una proroga dei tirocini e un incontro immediato per definire dei percorsi di prospettiva verso un lavoro stabile e dignitoso”.
Seicento famiglie. Un mare di voti……. La città così scalerà le vette della classifica delle migliori italiane. Un altro… “successo” del caro leader
Un esercito di inadatti al lavoro da miracolare in nome dei soliti principi e con le solite scuse.
In questa città incontrare un pubblico dipendente che lasci una buona impressione di sé è cosa rara.
Non cambia mai ma proprio mai nulla.