Ecco come può evolvere la situazione a inizio settimana nel Messinese e in generale in Sicilia orientale
METEO SICILIA La scala dei colori della mappa del cosiddetto indice EFI, acronimo di Extreme Forecast Index, indica la probabilità di eventi meteorologici insoliti rispetto la media climatologica di una determinata area geografica.
Oggi la mappa relativa all’indice EFI, relativo alle precipitazioni, ci indica che nel corso dell’inizio della prossima settimana un nuovo evento di pioggia estremo, oltre il limite della locale climatologia del luogo, è atteso sull’area del Mediterraneo meridionale, proprio in corrispondenza della Sicilia.
Del resto la configurazione barica che si sta scavando sull’area del Mediterraneo è potenzialmente “insidiosa”, visto che ci troviamo di fronte l’ennesimo blocco, con un grosso anticiclone sull’Europa orientale pronto a fare da argine all’avanzata della prossima perturbazione proveniente dal vicino Atlantico. E questo anticiclone starà li, fermo, ancora a lungo, tenendo bloccata la circolazione.
Il leitmotiv di quest’autunno, che purtroppo ha causato una lunga serie di eventi alluvionali lampo, culminati con la catastrofica di Valencia, in cui è stata riscritta la storia della pluviometria spagnola, con ben 800 mm di pioggia caduti in sole 14 ore. Un quantitativo impressionante, finora mai registrato sull’intera area mediterranea, caduto in uno spazio temporale ridottissimo. Quando piove così non esiste opera di mitigazione che possa reggere.
Attenzione alla goccia fredda che rimarrà stazionaria vicino la Sicilia
Nei prossimi giorni la Sicilia si troveranno a fare i conti con l’ennesima depressione in quota bloccata, che potrebbe causare piogge abbondanti, ma anche fenomeni meteorologici estremi.
La persistenza di questa depressione, fra il Canale di Sardegna e il settore più occidentale del basso Tirreno, causa l’azione del solito blocco anticiclonico ad Est, continuerà a veicolare aria molto umida, prevalentemente con venti di scirocco e levante, che instabilizzeranno la troposfera.
Difatti, oltre all’enorme quantità di energia potenziale disponibile per la convezione (sviluppo di moti ascensionali, e quindi di nuvole temporalesche), presente al suolo, in quota si sommeranno le infiltrazioni di aria più fresca, legate alla sopra citate depressione, bloccata nell’area.
Perché la distribuzione delle precipitazioni sarà irregolare?
Tale scenario dinamico produrrà un marcato forcing convettivo, quindi un ambiente favorevole per lo sviluppo di sistemi convettivi alla mesoscala, che però si distribuiranno irregolarmente sul territorio, poichè manca una vera e propria struttura frontale. Non abbiamo un vero fronte nei bassi strati, ecco perchè le piogge non saranno diffuse su un areale molto ampio.
Pertanto le precipitazioni più intense si verificano in aree localizzate dove si presenteranno i meccanismi di sollevamento della massa d’aria e condensazione del vapore acqueo. E quindi prevalentemente su locali linee di confluenza innescate da piccoli vortici (generati dagli stessi temporali in mare) e dall’interazione dell’orografia locale, con il flusso sinottico orientale.
Al momento lunedì il rischio più marcato è per le aree della Sicilia occidentale e meridionale, mentre da martedì la possibilità di nubifragi ed eventi estremi di pioggia sarà maggiore proprio sulla Sicilia orientale, soprattutto fra Catanese e Messinese (aree dove negli ultimi giorni sono caduti fino a 400 mm di pioggia). In particolare sulla costa ionica, dove sussisterà il rischio di vedere la formazione di un temporale autorigenerante che potrebbe risalire verso la zona più meridionale dello Stretto entro la serata, causando forti rovesci accompagnati da attività elettrica e raffiche di vento fino al territorio comunale.