Il deputato di ScN, Pippo Lombardo, ha sollecitato una verifica approfondita del cantiere
PALERMO – Oggi, nel corso di una seduta convocata ad hoc dalla IV Commissione ARS – Territorio e Ambiente, si è discusso della gestione delle terre e rocce da scavo nel cantiere di Nizza di Sicilia, nell’ambito dei lavori di raddoppio ferroviario Messina-Catania. “Alla riunione – spiega il deputato di Sud chiama Nord, Pippo Lombardo – erano stati invitati tutti i soggetti coinvolti nella progettazione e realizzazione dell’opera, inclusi i rappresentanti di RFI, Italfer e del Consorzio Messina Catania Lotto Nord. Tuttavia, questi ultimi non si sono presentati, mentre tutti gli altri soggetti coinvolti erano regolarmente presenti, Dipartimento regionale acqua e rifiuti, Arpa Sicilia, Asp Messina, Città Metropolitana di Messina, Osservatorio ambientale”.
“Ho stigmatizzato con fermezza l’assenza di RFI, Italfer e del Consorzio – aggiunge Lombardo – poiché la loro partecipazione sarebbe stata cruciale per affrontare le problematiche legate alla sicurezza e alla corretta gestione del cantiere. Nonostante non si sia affrontato il tema del sequestro preventivo disposto dalla Procura la scorsa settimana, ho sollecitato tutti i presenti a procedere immediatamente con una verifica approfondita del cantiere della galleria di Nizza di Sicilia – Comune Alì Terme”.
“In particolare – conclude il deputato di ScN – ho evidenziato come i valori di arsenico rilevati già a partire da febbraio siano estremamente preoccupanti, con picchi di 260, 130 e 90 mg/kg. Ho chiesto risposte chiare su come siano state gestite queste terre e quali misure di sicurezza si stiano adottando per proteggere la salute pubblica e l’ambiente circostante. È fondamentale fare luce su ciò che sta realmente accadendo in quel cantiere e garantire che tutte le operazioni si svolgano nel pieno rispetto delle normative”.