Alcuni di loro hanno già avuto una casa e ora, grazie alle borse di studio, potranno avere anche un futuro lavorativo
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Molti di loro sono nati e cresciuti in aree di risanamento. Dopo anni difficili poi è arrivata finalmente una casa nuova e oggi, grazie alle borse di studio, un’opportunità di crescita personale. Il futuro, anche lavorativo, di ragazzi come Sebastiano e Santino cambierà. Ma non sono i soli: i beneficiari del progetto “Rinasci-menti“, pensato dal sub commissario al Risanamento Marcello Scurria, sono in tutto 10. Alcuni di loro si sono già distinti per l’esperienza lavorativa nel programma “L’estate addosso“, di Messina social city, e le opportunità per loro continuano con questo nuovo percorso di studi.
Prima la casa nuova, ora un’opportunità per il futuro
“Mai avrei pensato di iscrivermi all’università“, racconta con gli occhi lucidi Sebastiano Di Dio. “Ho sempre studiato e avuto la testa sulle spalle, ma per la situazione economica che c’è non pensavo di poter continuare gli studi”. Insieme a lui c’è la mamma Giuseppina Cannaò, visibilmente emozionata e orgogliosa del figlio che ha cresciuto. “È nato in una baracca ma è sempre stato un ragazzo che meritava altro”, racconta. La famiglia viveva in via Macello Vecchio, dove nei prossimi mesi sorgerà un’area pedonale. “Ci passo tutte le mattine perché lavoro lì vicino e un pezzo del mio cuore è rimasto sotto quelle mura. Sono contenta che al posto delle baracche venga realizzato un parco”, dice la signora Cannaò.
Nuovo percorso di studi all’Università Pegaso
Anche Santino Galeani e Alessia L’Abbate sono felici di intraprendere questo nuovo percorso con l’Università telematica Pegaso. “Questo corso di studio mi permetterà di continuare a lavorare mentre studio”, dice Santino. “Sono stata premiata con una borsa di studio per l’impegno che ho dimostrato nel lavoro durante le due esperienze con L’estate addosso”, racconta Alessia, il cui caso è leggermente diverso. La ragazza ha raccontato di come lei non viva in una baracca o in una casa “assegnata” ma in una casa di proprietà ed è rientrata tra le borse di studio solo grazie al progetto “L’estate addosso”.