Taranto ko per l'uno due del Messina nei primi otto minuti. Prima Anastasi e poi Foresta mettono il risultato sui giusti binari. In entrambi i casi l'assist man è Da Silva. Al 40' Foresta sfiora la doppietta, colpendo il palo. Nella ripresa sprecano Milinkovic e Capua. All'87' il Taranto accorcia, ma passano appena due minuti e Milinkovic chiude la gara. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO
Sono bastati 8 minuti al Messina per chiudere la pratica Taranto. Un uno-due micidiale, firmato da Anastasi e Foresta, che non ha lasciato scampo ai pugliesi, incapaci della reazione necessaria per rimettersi in corsa. Anzi i peloritani hanno più volte sprecato il 3-0, prima di subire il 2-1 e realizzare dopo tre minuti la rete del 3-1 finale. Vincere lo scontro diretto, per i peloritani, è stato anche più facile del previsto, grazie ad un avvio arrembante e al controllo della gara nella parte restante. Con la stabilità societaria e la disponibilità di quasi tutti gli effettivi, il Messina sta ora mostrando di essere squadra che può ottenere la salvezza senza alcun patema. Perché la forza sulla carta si traduca in una classifica tranquilla, però, è necessario continuare a fare punti in trasferta, tanto più che ora ne sono previste due consecutive, prima a Matera e poi ad Andria.
IL PRE PARTITA:
Allontanare la zona play out e tenere distante il Taranto. E' l'obiettivo dei biancoscudati, sfruttare al meglio il fattore campo, vero fortino visto che 25 dei 31 punti totali sono arrivati in casa. Dopo le due sconfitte consecutive, a Pagani e nel derby col Catania, i peloritani hanno vinto lo scontro diretto col Monopoli e hanno preso un buon punto a Caserta, ora c'è da proseguire la mini serie positiva. Il Taranto, invece, dopo quattro risultati utili (due vittorie e due pari), si è messo in difficoltà perdendo lo scontro diretto interno con l’Akragas. Mister Lucarelli può contare sull’intera rosa a disposizione, ad eccezione dello squalificato Musacci. La formazione, dunque, è la stessa per 10/11 rispetto a quella che ha pareggiato a Caserta, col solo innesto di Foresta, nel ruolo di trequartista, mentre Mancini scala a fare il play.
IL PRIMO TEMPO:
Messina in vantaggio dopo appena 2 minuti e 15 secondi. Milinkovic serve Da Silva in area sulla destra, cross basso per Anastasi che, indisturbato, può girare a rete da due passi addirittura di tacco. Passano sei minuti esatti e il Messina già raddoppia. Da Silva è di nuovo assist man, perfetto l'inserimento e il tocco sotto di Foresta. Primo squillo del Taranto al 12', con la girata di Magnaghi in area, sopra la traversa. Poi Potenza "liscia" in area, sul lancio di Viola. Ci prova anche Som, al 23', ma il tiro è fuori misura e non crea problemi. La prima vera occasione per i pugliesi arriva al 31': velenoso rasoterra di Magnaghi, dall'altezza del dischetto, bravo Berardi a distendersi e poi a bloccare in due tempi. Allo scoccare del 40' il Messina sfiora il 3-0: cross di Grifoni, la girata di Foresta incoccia sul palo, poi Anastasi riesce solo a toccare debole, Maurantonio respinge e poi blocca sul nuovo tentativo scoordinato di Foresta. Un minuto dopo Anastasi cicca di nuovo la conclusione da buona posizione, su assist di Milinkovic.
IL SECONDO TEMPO:
Primo quarto d'ora senza occasioni, poi al 61' il Messina spreca di nuovo il 3-0. Ancora Da Silva lancia Milinkovic solo davanti a Maurantonio, ma il franco serbo conclude male tra le mani del portiere. Lucarelli, stanco dei doppi gialli delle ultime partite, tira fuori l'ammonito Mancini e mette dentro Capua. Il neo entrato fa la mezz'ala destra al posto di Da Silva, che invece va a giostrare da play. Il Messina continua a fare la partita, sbagliando più volte l'ultimo passaggio per andare in porta. Il Taranto si sveglia all'81', a dire il vero è un'azione personale di Emmausso, l'unico dei suoi a movimentare l'azione: l'esterno pugliese parte dalla destra, si accentra e va alla conclusione, che finisce sul fondo ma non lontana dalla porta di Berardi. Lucarelli si tutela con l'ingresso di Palumbo per Sanseverino, si passa al 5-3-2. All'86' il Messina fallisce ancora in modo clamoroso il 3-0: cross basso in area di Milinkovic, è un rigore in movimento per Capua ma il tiro è sballato, forse tradito da un falso rimbalzo. E all'ennesimo gol sbagliato, arriva il gol subìto. Cross di Som, torre di Cobelli e rovesciata vincente di Emmausso. La "sofferenza" dura solo tre minuti perché Milinkovic si avventa sul lancio di Capua, anticipa Maurantonio e mette in rete. Giù il sipario.
MESSINA – TARANTO 3-1
MESSINA: Berardi, Grifoni, Rea, Maccarrone, De Vito, Da Silva, Mancini (67' Capua), Sanseverino (82' Palumbo), Foresta (91' Bruno), Milinkovic, Anastasi. All. Lucarelli
TARANTO: Maurantonio, De Giorgi (63' Balzano), Altobello, Stendardo, Som, Maiorano, Lo Sicco, Guadalupi (79' Cobelli), Viola, Magnaghi, Potenza (56' Emmausso). All. Ciullo
RETI: 2' Anastasi, 8' Foresta, 87' Emmausso, 90' Milinkovic
ARBITRO: Daniele Paterna di Teramo. ASSISTENTI: Nicola Spiniello di Avellino e Francesco Iovine di Napoli
AMMONITI: 51' Mancini, 70' Viola, 84' Rea e Magnaghi
DALL’ARTICOLO MAGISTRALMENTE ESPONE LA SQUADRA CHE MIGLIORA LENTAMENTE O MOLTO VELOCEMENTE, PARE CHE CI AVVICINIAMO ALLA PASQUA. PASQUA DI LIBERAZIONE DELLA FRANA DELLA RETROCESSIONE, PERO’ C’E’ UN PERO’ IL CAMPIONATO NON E’ FINITO.
DALL’ARTICOLO MAGISTRALMENTE ESPONE LA SQUADRA CHE MIGLIORA LENTAMENTE O MOLTO VELOCEMENTE, PARE CHE CI AVVICINIAMO ALLA PASQUA. PASQUA DI LIBERAZIONE DELLA FRANA DELLA RETROCESSIONE, PERO’ C’E’ UN PERO’ IL CAMPIONATO NON E’ FINITO.