Il sequestro alla Cardiochirurgia del Papardo, "va fatta luce fino in fondo"

Il sequestro alla Cardiochirurgia del Papardo, “va fatta luce fino in fondo”

Redazione

Il sequestro alla Cardiochirurgia del Papardo, “va fatta luce fino in fondo”

domenica 24 Novembre 2024 - 14:42

Il giorno dopo il provvedimento nelle sale operatorie, interviene Fabio, avvocato dei familiari di una 60enne morta in ottobre. Nota del deputato De Luca

MESSINA – Morti sospette e denunce dei familiari. Il giorno dopo il sequestro di due sale operatorie di cardiochirurgia all’ospedale “Papardo” di Messina, interviene l’avvocato Massimiliano Fabio, difensore della famiglia di una donna residente a Capo d’Orlando. Si tratta della sessantenne Donatella Canfora, morta il 2 ottobre dopo essere stata sottoposta a intervento presso lo stesso reparto. Ribadisce il legale: “Andremo avanti sino in fondo affinché venga fatta piena luce su ciò che è realmente accaduto e vengano date le risposte richieste dai familiari sulla morte della loro congiunta”.

Avvocato Massimiliano Fabio

La donna è stata sottoposta il 24 settembre a un intervento di cardiochirurgia per l’esecuzione di un bypass aorto coronarico che, secondo quanto riferito dai medici, era perfettamente riuscito. Il successivo 1° ottobre la sessantenne, ancora ricoverata in ospedale, ha iniziato a stare male accusando febbre e difficoltà respiratorie, tanto che le era stato somministrato dell’ossigeno. Ed è morta il giorno dopo.

Scrive il legale: “La famiglia ritiene del tutto inspiegabile il decesso proprio perché gli stessi sanitari avevano definito brillante il decorso post operatorio, riferendo quindi di una crisi respiratoria improvvisa quale causa della morte”.

L’avvocato Fabio, il 18 ottobre, ha formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica di Messina, chiedendo il sequestro della cartella clinica, con l’acquisizione di tutta la documentazione sanitaria sin dall’accesso della donna in ospedale tramite 118, dell’intervento cardiochirurgico eseguito e del successivo decorso post operatorio.

“Si valuta l’estumulazione della salma”

Continua il legale: “Il sequestro delle sale operatorie, che rappresenta certamente un fatto importante nell’ottica delle indagini, interviene dopo l’esecuzione dell’accertamento tecnico irripetibile al quale abbiamo partecipato. E si innesca in una approfondita attività da parte degli inquirenti. Abbiamo pure ipotizzato anche l’eventuale estumulazione della salma, qualora si ritenesse necessaria per l’esecuzione degli opportuni accertamenti. Con la dovuta cautela, e nell’assoluto rispetto dei principi di garantismo verso tutti i soggetti in atto indagati, siamo pienamente fiduciosi nel lavoro degli organi di giustizia nel percorso che dovrà condurre all’accertamento della verità”.

De Luca: “Rinnovo la richiesta urgente di audizione all’Ars per ascoltare l’assessora Volo e i vertici del Papardo”

Sul sequestro interviene pure Antonio De Luca, capogruppo all’Ars del MoVimento 5 Stelle: “Si tratta della conferma che i decessi avvenuti nei mesi scorsi necessitano di avere adeguati approfondimenti e urgenti verifiche da parte dell’autorità giudiziaria e da parte dell’assessorato alla Salute. Bisogna adesso fare piena luce su queste morti sospette e ripristinare al più presto le ordinarie condizioni di sicurezza”.

Antonio De Luca

Aggiunge De Luca: “Mi auguro che presto venga fatta chiarezza e invito il presidente Laccoto a calendarizzare al più presto la mia richiesta di audizione urgente in commissione Sanità all’Ars, dove ascoltare l’assessora alla Salute Giovanna Volo e i vertici dell’ospedale Papardo. Il tutto affinché si comprendano le ragioni di quanto accaduto, si accertino le eventuali responsabilità e si garantiscano le migliori condizioni di lavoro agli operatori sanitari e soprattutto ai pazienti”.

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