Presentato stamattina il protocollo, presenti gli studenti e i rappresentanti istituzionali. Ospiti d'eccezione gli olimpici Arcigli e Rossi
MESSINA – L’occasione della presentazione del protocollo firmato tra le realtà si è trasformato in un incontro in cui gli studenti hanno avuto modo di ascoltare le storie di Giada Rossi, atleta paralimpica medaglia d’oro a Parigi 2024, e del suo tecnico, il messinese Alessandro Arcigli nonché delegato provinciale del Coni. A fare gli onori di casa all'”IIS Antonello” il vicepreside Luigi Mongitore, in vece della preside Laura Tringali fuori sede per impegni istituzionali in quanto accompagna studenti all’estero in stage. Al tavolo dei relatori anche Sergio Naccari, professore dell’Antonello referente del liceo sportivo e fautore del progetto.
Per l’Università degli Studi di Messina erano presenti Sergio Vinci, direttore del dipartimento di “Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali”, Debora Di Mauro, coordinatrice del corso di laurea in “Scienze Motori, Sport e Salute”, presente anche Francesco Giorgio, delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico.
Il protocollo operativo per gli studenti sportivi
Il Liceo Sportivo è una novità assoluta nel panorama cittadino e la prima classe è stata formata quest’anno all’IIS Antonello. Quella presentata nella giornata odierna è un’iniziativa unica nel suo genere che coinvolge tutti gli enti sportivi locali che permetteranno ai ragazzi del liceo sportivo di praticare le attività sportive, di utilizzare gli impianti e partecipare alle varie iniziative sul territorio che saranno organizzate.
Un modo per arricchire l’offerta dell’istituto con più attività pratiche, con Coni e Cip su tutte, ma al tempo stesso non è da escludere un collegamento per un futuro percorso universitario sempre a Messina in dei corsi già esistenti che li possano aiutare un giorno a diventare allenatori, dirigenti, o quant’altro riferito al mondo sportivo. L’Unime si impegna inoltre a mettere a disposizione le proprie strutture dalla Cittadella Sportiva Universitaria e non solo.
La testimonianza di Giada Rossi
La atleta friulana di Zoppola che a Parigi ha preso parte alla sua terza edizione delle paralimpiadi ha riportato proprio qualche mese fa il successo più importante conquistando l’oro nel para tennis tavolo in singolare, a Rio 2016 era arrivata al bronzo individuale. Giada Rossi ha raccontato di fare sport, più precisamente giocava a pallavolo nel ruolo di palleggiatrice, prima dell’incidente avuto a 14 anni in piscina a casa in cui è rimasta paraplegica.
Dopo tanti anni in cui non praticava sport a scuola ha incontrato una professoressa di educazione fisica che le ha aperto gli occhi sulle discipline paralimpiche e riportata in una palestra, questo le ha fatto riassaporare questo mondo. Successivamente ha incontrato Alessandro Arcigli mentre preparava la spedizione di Londra 2012 e dal quadriennio successivo ha iniziato il suo percorso che l’ha vista protagonista a Rio, Tokyo e Parigi. La sua testimonianza agli studenti è di come lo sport, che è sempre stato parte della sua vita, le ha insegnato tanto. Ha parlato del valore dello sforzo per raggiungere gli obiettivi augurando loro di trovare la passione e di andare oltre i propri limiti in ciò che piace, nel suo caso lo sport.