Bar, punti panoramici e negozi sui "trasversi" del Ponte sullo Stretto: "Come visitare il Colosseo"

Bar, punti panoramici e negozi sui “trasversi” del Ponte sullo Stretto: “Come visitare il Colosseo”

Giuseppe Fontana

Bar, punti panoramici e negozi sui “trasversi” del Ponte sullo Stretto: “Come visitare il Colosseo”

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venerdì 29 Novembre 2024 - 13:30

L'ingegnere Palamara, con l'architetto Nasisi e Vincenzo e Pietro Franza ha presentato il progetto di "valorizzazione turistica": "Costerà oltre 10 milioni e mezzo"

MESSINA – Punti panoramici, snack bar e aree ristoro, ma anche gift shop per permettere ai turisti di acquistare oggetti e souvenir legati a Messina, Reggio Calabria e soprattutto al Ponte sullo Stretto. Si è parlato proprio di questo durante l’ultima seduta della commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta, insieme agli ospiti Vincenzo e Pietro Franza, all’ingegnere Giuseppe Palamara e all’architetto Maurizio Nasisi. Proprio loro hanno realizzato un progetto dal titolo “Valorizzazione turistica dei trasversi del Ponte sullo Stretto di Messina“, che punta a sfruttare i trasversi, cioè le aree che uniscono “le gambe del ponte”. La discussione arriva a pochi giorni da quella legata all’aeroporto intercontinentale del Mediterraneo.

Palamara: “Il Ponte sarà visto come Colosseo e Torre di Pisa”

Dopo una breve presentazione di Pietro Franza, è stato Palamara a presentare l’idea: “Abbiamo dato un titolo che parla dei trasversi del Ponte e della loro valorizzazione turistica. I trasversi sono le parti che uniscono le gambe del ponte e ce ne sono di tre altezze diverse. Il più alto è come salire sulla Tour Eiffel. Abbiamo preso le tavole relative al parco delle torri, che sarà meglio di far vedere al mondo le pantegane di Ganzirri anche se è area riconosciuta protetta. Ma non siamo qui per fare polemiche”.

Poi ha proseguito: “Questa è una grande opportunità. Per me Messina potrebbe diventare molto più conosciuta nel mondo. Oggi i turisti che prendono i fascicoli sull’Italia e vedono in prima pagina Colosseo e Torre di Pisa, ma un giorno vedranno il Ponte sullo Stretto come vanno in America per il Golden Gate Bridge. Il Ponte, con il belvedere a 375 metri su entrambe le torri, deve essere valorizzato. Ciucci in un’intervista a marzo ha parlato di punti panoramici a 250 metri d’altezza, ma noi avevamo già fatto un progetto su questa stessa cosa”. Il modello può essere simile all’Akashi Bridge, che propone un panorama mozzafiato e intorno ha altre attrazioni turistiche, come la ruota panoramica.

Le altezze e le superfici

E ancora: “Il belvedere si realizza senza modificare il progetto del Ponte, sfruttando gli 8 ascensori, 2 per lato delle gambe, già presenti. Con questi si accederebbe ai trasversi arrivando su una sorta di pianerottolo che mi porterebbe ai punti panoramici. Sui trasversi, che sono interamente in acciaio, si possono realizzare ampie vetrate proprio per fungere da belvedere”. Sui trasversi sono previsti, secondo questo progetto, anche snack bar e gift shop oltre ai punti panoramici. I trasversi sarebbero in totale 6, 3 per sponda, con altezza 123,65 metri, 249,15 metri e 374,70 metri. Le superfici vanno dai 56 metri della più bassa ai 39 della più alte.

Costerà oltre 10 milioni e mezzo

E i costi? Il biglietto per il parco delle torri ipotizzato andrebbe dai 30 ai 50 euro, in base alle zone e al trasversi al quale si vuole accedere. E i costi possibili? Palamara ha spiegato: “Abbiamo ipotizzato circa 10 milioni e 696mila euro che è una quota bassa rispetto ai costi complessivi di 13,5 miliardi. I turisti ipotizzati come visitatori, invece, sono 516mila per singola torre. I costi e le spese sarebbero coperte in un anno e le stime sono al ribasso”. L’architetto Cassisi ha poi aggiunto sul progetto: “Abbiamo a disposizione tre trasversi cavi, noi li renderemo fruibili. Ma tutto il progetto può essere migliorato e ampliato. Vogliamo sfruttare gli spazi già a disposizione”.

Franza: “Il Ponte deve essere un’esperienza ricca”

Prima dei numerosi interventi dei consiglieri, Pietro Franza ha raccontato: “A Messina si parla tanto e se ne sono sentite di tutti i colori. Noi oggi abbiamo voluto mostrare qualcosa che si può fare, con progetti e dati tecnici elaborati da Ingegneri e architetti. Si parla di pro e contro, ma non parliamo più di questo. Il problema per Messina era che c’erano solo gli effetti negativi, ma non è così. I lati positivi devono essere sfruttati da noi in maniera intelligente e sono questi: il primo regalo del Ponte è creare un’unica realtà tra Messina e Reggio. Il secondo è l’aeroporto, perché come chi atterra a Bergamo pensa di essere a Milano, sarà lo stesso qui. Dobbiamo riuscire poi a trasformare il Ponte in un’esperienza ancora più ricca e questo progetto fa questo, permette di far fermare croceristi, turisti, chi passa da un lato all’altro. Messina può diventare un altro tipo di città”.

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4 commenti

  1. Ma tutti questi ” GENI ” Messinesi, dov’erano nascosti?

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  2. Desidero fare una considerazione circa le affermazioni lette nel senso che in 52 o 37 mq ,se ho ben capito, dovrebbero esserci bar bistrot e souvenir frequentati da turisti che pagano 70 euro per salirci con una previsione di circa 1400 persone al giorno per torre. Mi chiedo ma siamo considerati noi lettori limitati ovvero sono fuori dal mondo coloro che fanno queste bellissime previsioni

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  3. Mancano solo le palme nane e poi il progetto è uguale a quello fatto da Ficarra e Picone

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  4. Questo progetto di fantasmagorici bar e negozi creati stuprando uno dei più bei luoghi naturali al mondo,
    mi suscita le stesse emozioni del progetto delle faraoniche villette che gli Isaeliani vogliono costruire sulle macerie di Gaza:
    schifo e ribrezzo.

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