Ambulanze. Picciolo in "missione" al Ministero

Ambulanze. Picciolo in “missione” al Ministero

Ambulanze. Picciolo in “missione” al Ministero

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giovedì 06 Aprile 2017 - 08:11

Il deputato regionale vola nella Capitale con una risoluzione scritta, contenente i “rimedi” minimi per dare compiutezza alla nuova rete ospedaliera. Sul tema anche il collega Giambattista Coltraro

“Resto ottimista sul buon esito dell'accoglimento delle richieste che stamane presenterò anche a Roma al Ministero della Salute, direttamente al sottosegretario Davide Faraone, riguardanti l'ottimizzazione e la risoluzione di tutte quelle problematiche che riguardano la nuova rete ospedaliere nel territorio messinese". Lo afferma il capogruppo all'Ars di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, che vola nella Capitale con una risoluzione scritta, contenente i “rimedi” minimi per dare compiutezza alla nuova rete ospedaliera, approvata nei giorni scorsi a Palermo e Roma, ma che richiede alcuni correttivi per dare risposte vere e permettere quel cambio di passo tanto auspicato per la sanità locale.

“In particolare – ha sottolineato Picciolo – presenterò al sottosegretario Faraone i singoli correttivi per i presidi ospedalieri oltre ad un'analisi dettagliata, per la quale mi sono avvalso della preziosa collaborazione di alcuni tecnici qualificati delle singole Aziende e che, auspico, potrà giustificare anche il mantenimento di tutte le ambulanze e garantire il ruolo unico del sistema emergenza urgenza nella provincia di Messina. Non si tratta certamente di un atto dovuto dal Ministero o della Regione – ha sottolineato Picciolo – il mantenimento dell'attuale assetto del 118 nella nostra Provincia, poiché va ricordato che l'esistente rappresenta un unicum nel panorama regionale ed una delle poche eccezioni nel panorama nazionale. Di fatto un modello sperimentale collaudato da due anni di successi. Sono comunque convinto che senza battere i pugni sul tavolo e con la ragionevolezza supportata dalla forza dei numeri finora riscontrati, potremo portare avanti ed ottimizzare ulteriormente il sistema di emergenza-urgenza basato su un numero di ambulanze di base che non si discosti molto dal modello attuale, fermo restando che questo continuerebbe ad essere sempre la prosecuzione di un modello “sperimentale”, giustificabile con le peculiarità sopratutto orografiche del nostro territorio e, per i risultati raggiunti, da provare ad esportare nelle altre province siciliane. Nessuna minaccia dunque, solo “buon senso” per trovare la quadratura giusta che non mortifichi il lavoro sin qui svolto e per dare a tutti i siciliani una sanità moderna basata su criteri di vera efficacia ed efficienza, eliminando, una volta a regime, anche inutili doppioni poco funzionali”.

Il piano lascia perplesso anche il collega Giambattista Coltraro, capogruppo di Sicilia Democratica, "sulla opportunità di apportare tagli al personale medico a bordo dei mezzi di soccorso del 118 in servizio nel territorio messinese. Si parla di ridurre a 14, delle 29 attive da Taormina a Santo Stefano di Camastra, il numero delle ambulanze medicalizzate, il tutto a danno della persona che necessita dell'emergenza sanitaria, visto che a bordo rimarrebbero soltanto autista e soccorritore. Tagli necessari al piano economico di risparmio, viene giustificato – prosegue Coltraro – ma per quanto l'obiettivo sia valido, francamente appare poco opportuno che il ridimensionamento di personale medico avvenga proprio in un settore, quello del soccorso del 118, che più di ogni altro va, anzi incrementato, non certo ristretto. Apprendo che sindacati e Ordine dei Medici di Messina, coinvolgendo anche i sindaci di tutti i Comuni interessati, intendono far valere le proprie ragioni. Pertanto mi affianco a loro nel chiedere di rivalutare la decisione. Un territorio vastissimo nella sua provincia come quello messinese non può fornire un servizio così deficitario, con soli 14 medici addetti al soccorso, come l'emergenza del 118."

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