Critiche da "Invece del ponte" sul Cipess e l'assegnazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione
“Zitto zitto, in una fredda domenica preinvernale, il governo si riunisce per trovare i soldi che mancano
al ponte. Si sono accorti che la legge precedente aveva un buco miliardario. Così adesso il governo ha
trovato altri 3 miliardi. Da dove li ha presi? Dalle infrastrutture per il Sud. Ma come, non ci avevano raccontato che sarebbe stato il contrario, che il ponte avrebbe attirato risorse per le infrastrutture?
La coperta è stretta, strettissima, e il ponte le risorse al sud non le attira, le succhia”. Alla polemica nazionale sui nuovi tre miliardi destinati alla grande opera partecipa il comitato “Invece del ponte”.
La polemica investe il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, il Cipess, e l’assegnazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 ai ministeri. Continua Invece del ponte, mentre l’opposizione attacca il ministro Salvini: “Nel 2011 costava 6,2 miliardi. A inizio 2023 parlavano di 11 miliardi e quando hanno approvato la legge i miliardi erano 12. Nel progetto finto-definitivo è scritto nero su bianco: il ponte costa 13,5 miliardi. Oggi il governo arriva a 14,7 miliardi, Ma non finisce qui: La Lega ha già un emendamento che porta al ponte altri 3,9 miliardi (succhiandoli ancora al sud, ancora alle infrastrutture, ancora alla cultura, che perde il 90% degli Fsc). E non abbiamo uno straccio di progetto esecutivo. Lo chiamavamo il “ponte di San Patrizio”, sbagliavamo: è il “ponte Dracula”, che succhia risorse al sud e a tutti i territori. Fermate questo scempio”.
Tutte accuse che la Stretto di Messina, ha sempre respinto. La guerra del ponte continua.