Domiciliari per Discolpa e Micali, già noti, che erano riusciti a spillare 15 mila euro ad un sessantaseienne. La denuncia della figlia della vittima ha permesso alla Polizia di acciuffarli prima che si dileguassero col denaro.
Malgrado i tanti appelli delle forze dell'Ordine a fare attenzione ai truffatori, due messinesi erano quasi riusciti a farla franca e spillare ad un malcapitato di Patti la belala somma di 15 mila euro. Ma la figlia della vittima ha capito tutto, facendo scattare l'allarme e permettendo alla Polizia di arrestare Carmelo Discolpa e Antonino Micali, 67 anni entrambi e già noti.
La vittima ha un anno meno di loro ed era caduto in pieno nel tranello ormai noto come "truffa dell’eredità”.
Uno dei due ha avvicinato l'uomo in strada chiedendo se conosceva il signor “x”, in questo caso un inesistente medico che in passato ha curato e guarito il padre anziano, prossimo alla dipartita e intenzionato a donare al medico una grossa somma per ricompensarlo.
A questo punto è entrato in scena il secondo truffatore che conosce il medico e comunica che lo stesso è deceduto anni addietro. Cosa fare della grossa donazione? Il primo truffatore è disposto a cederne un’ingente parte ai due incontrati per strada ma serve denaro contante per ratificare l’atto dal notaio. Se la vittima ci casca, i truffatori convincono la stessa a prevelare la somma necessaria e una volta ottenutala, scompaiono nel nulla.
E’ andata così anche ieri, secondo il canovaccio classico. I due messinesi si sono fatti consegnare i 15 mila euro e hanno convinto la vittima a scendere dalla macchina per comprare delle marche da bollo in un tabacchi. Poi la fuga. A cambiare il finale è però intervenuto il caso che ha fatto sì che la vittima incontrasse la figlia mentre la truffa era in atto.
La donna ha capito che qualcosa non andava e ha chiesto aiuto ai poliziotti del Commissariato di Patti, fornendo loro preziose informazioni sull’auto dei truffatori e sui loro spostamenti.
I poliziotti li hanno tallonati sino a Falcone, via autostrada, riuscendo a bloccarli poco fuori il centro abitato. Avevano ancora il denaro addosso, poi riconsegnati al proprietario. Uno dei due malviventi teneva nella tasca dei pantaloni l’ulteriore somma di 900 euro sulla cui provenienza non ha saputo fornire alcuna spiegazione e pertanto è stata sottoposta a sequestro.
Bloccati, Discolpa e Micali sono andati ai domiciliari.
Alessandra Serio