L'assoluzione non cambia il giudizio politico su Matteo Salvini

L’assoluzione non cambia il giudizio politico su Matteo Salvini

Marco Olivieri

L’assoluzione non cambia il giudizio politico su Matteo Salvini

sabato 21 Dicembre 2024 - 09:16

L'esito del processo Open Arms non cambia i termini della questione migranti: sempre e per sempre dalla parte dell'umanità e del diritto

di Marco Olivieri

E venne il giorno dell’assoluzione per Matteo Salvini. Ovvero, la sentenza del processo Open Arms per il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio. Assolto dal Tribunale di Palermo perché il fatto non sussiste. L’accusa era quella del sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito per 28 giorni lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla ong spagnola nell’agosto del 2019, quando era ministro dell’Interno. L’assoluzione non cambia però il giudizio politico su Matteo Salvini e sulla sua criminalizzazione dei migranti.

Noi stiamo e staremo sempre dalla parte dei 147 migranti che meritavano di essere soccorsi subito. Noi siamo dalla parte di chi insiste da anni su un cambio di rotta radicale sulle politiche migratorie europee e mondiali. L’immigrazione è un processo che va governato da una politica che dovrebbe essere all’altezza degli enormi problemi economici, sociali e culturali che investono il presente.

Corridoi umanitari, permessi per ingressi legali, facilitazioni nelle procedure: l’alternativa alla criminalizzazione dei migranti

L’immigrazione innesca un processo che arricchisce pure i Paesi che ospitano chi viene da fuori e ne favoriscono l’inserimento lavorativo. Corridoi umanitari, facilitazioni nel diritto d’asilo e nelle procedure, possibilità per chi cerca lavoro d’ingressi legali: si potrebbe fare tanto ma la strategia di Meloni e Salvini, e delle destre di tutto il mondo, è quella di soffiare sul fuoco del populismo e incassare sul piano elettorale i vantaggi di questa posizione di rendita. Lo stesso atteggiamento si ha nei confronti dei poveri e delle persone ai margini, spesso colpevolizzati e senza opportunità di riscatto.

Sia chiaro, se ci fosse stata in questi anni una sinistra degna di questo nome, in Italia e in Europa, avrebbe saputo imporre un modello alternativo. Ma così non è. Tuttavia, mai rassegnarsi al sonno della ragione e del cuore. Umanità e diritto sono due fari imprescindibili. Adda passà ‘a nuttata.

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