Valdina, si dimettono Nastasi e Bertino: "Il sindaco pensa alla poltrona"

Valdina, si dimettono Nastasi e Bertino: “Il sindaco pensa alla poltrona”

Giovanni Passalacqua

Valdina, si dimettono Nastasi e Bertino: “Il sindaco pensa alla poltrona”

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giovedì 25 Maggio 2017 - 10:11

Vicesindaco e assessore della giunta Picciotto si sono dimessi in polemica con il sindaco: "Vistosi libero dai vincoli del Consiglio, ha smesso di pensare ai problemi del paese per curare i propri interessi politici" - scrivono i due dimissionari

"Ancora una volta, saremo noi a prendere la decisione migliore per Valdina: ci dimettiamo con effetto immediato e irrevocabile". È perentoria la decisione di Rosa Nastasi e Pietro Bertino, vicesindaco e assessore nella giunta Picciotto. I due hanno scelto di lasciare l'amministrazione in polemica con il comportamento del sindaco poiché, dopo il commissariamento del Consiglio comunale a causa della mancata approvazione dei bilanci, quest'ultimo avrebbe concentrato i suoi sforzi nel difendere la poltrona, in vista delle prossime elezioni, piuttosto che sull'azione amministrativa.

"Appena appreso della possibilità che la Giunta fosse commissariata, abbiamo proposto di dimetterci tutti subito e andare immediatamente al voto" – spiegano i due dimissionari nella lettera indirizzata al sindaco – "questo gesto è stato da lei interpretato come una mancanza di fiducia e lealtà, dimostrando un'assenza di fiducia nei nostri confronti e una scarsa voglia di comprendere a fondo le nostre motivazioni".

Nastasi e Bertino ribadiscono la diversità di prospettive su come proseguire l'azione amministrativa rispetto al sindaco: "Non avendo più il vincolo del Consiglio, lei ha deciso di cambiare le carte in tavola, di pensare alle prossime elezioni, e non a risolvere i problemi che ha creato quest'amministrazione e che quotidianamente vanno affrontati. Lei ha deciso di cambiare rotta, e di non avere più fiducia in noi. Ma l'ha fatto da politico, senza dirlo chiaramente: così, invece di revocare le nostre deleghe, ha pensato di coinvolgerci in dimissioni collettive".

Dimissioni che, però, hanno riservato una sorpresa: "Noi abbiamo dato il nostro consenso alle dimissioni collettive; ma l'altro assessore, Giuseppe Farsaci, non ha rispettato gli accordi, dichiarando pubblicamente di ritenersi libero da ogni impegno preso, poiché ritiene conclusa questa fase politico-amministrativa. Per noi non è così: la scuola non è ultimata, i lavori per la caserma non sono iniziati, il problema con lo Iacp non è stato risolto, il piano di Protezione civile non è pronto, il progetto per la Sp 58 non è finanziato, l'iter per il Prg non è stato avviato…"

Insomma, a nulla è valso il tentativo di mediazione. È chiaro che la giunta Picciotto si è spaccata, e che adesso il sindaco si ritroverà ad affrontare l'ennesima crisi, non certo la prima in questi anni di amministrazione travagliata. "Anche questa volta lei ha dimostrato di non avere la stoffa del leader" – scrivono ancora a Picciotto i dimissionari – "e, poichè non sa affrontare con autorevolezza il problema, lo facciamo noi, prendendo la decisione più giusta per Valdina, e non per noi stessi: ci dimettiamo con effetto immediato e irrevocabile". Adesso, resta da capire se il sindaco difenderà la poltrona fino alle prossime elezioni, navigando a vista, o se sceglierà di affrontare la prossima tornata elettorale.

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