Assoluzioni e prescrizioni al processo d'appello, celebrato a Reggio Calabria su rinvio della Cassazione, per il gruppo accusato di spacciar e droga per conto dei nuovi boss cittadini, coinvolti nel blitz del 2013.
Assoluzioni per tutti e una sola condanna. La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha messo una pietra tombale sull'operazione Gramigna, l'inchiesta dei Carabinieri che nel 2013 portò all'arresto di personaggi considerati i nuovi boss cittadini.
I giudici di secondo grado hanno assolto tutti gli imputati dall'accusa di associazione finalizzata al traffico e spaccio di droga e hanno dichiarato prescritte tutte le accuse di spaccio. Soltanto Luigi Ascione è stato condannato a 2 anni, per un singolo episodio di spaccio. In primo grado era stato condannato a 8 anni e 2 mesi.
I giudici reggini hanno definito il processo su richiesta della Corte di Cassazione, che aveva annullato il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Messina, che a sua volta aveva confermato la sentenza emessa nel novembre 2012 dal Giudice per l'udienza preliminare di Messina, alla fine del processo celebrato col rito abbreviato.
Le condanne erano fioccate pesanti: 10 anni di reclusione ad Angela Di Marzo, 9 anni e mezzo ad Andrea Lucania ed Antonella Mazzara, otto anni e due mesi a Luigi Ascione, sette anni e due mesi a Giuseppe Coletta, sei anni e dieci mesi a Carlo Pimpo, infine sei anni di reclusione ad Antonino La Paglia e Tommaso Vadalà. condannato anche Vincenzo Santangelo.
Il blitz contro i due clan è scattato nel luglio 2012. I carabinieri, coordinati dai pm Angelo Cavallo e Fabrizio Monaco, avevano tenuto sott'occhio per mesi Arena e Pergolizzi, ricostruendo i loro affari criminali: dalle estorsioni ai cantieri alla droga, passando al sempre fiorente business delle scommesse sulle corse clandestine dei cavalli, una vera e propria tradizione di alcuni rioni cittadini, crudele per gli animali e difficile da cancellare, da estirpare. Proprio come la gramigna.
La tranche arrivata a sentenza oggi era quella relativa proprio alle persone considerate gli spacciatori del gruppo.
Hanno difeso gli avvocati Domenico Andrè, Salvatore Silvestro, Salvatore Strocio, Tino Celi, Giuseppe Donato,
Alessandra Serio
Soldi buttati al vento spesi per effettuare riscontri e verifiche da parte dei carabinieri che hanno svolto le indagini con bravura e dedizione. Tutto inutile perchè i giudici, quelli che assolvono a tutti i costi, decidono che nessuno è colpevole. Siamo ormai senza legge e senza giustizia giusta.Meglio scappare da questa nazione che non sa più difendere il cittadino e che giudica innocenti chi merita l’ergastolo.
Soldi buttati al vento spesi per effettuare riscontri e verifiche da parte dei carabinieri che hanno svolto le indagini con bravura e dedizione. Tutto inutile perchè i giudici, quelli che assolvono a tutti i costi, decidono che nessuno è colpevole. Siamo ormai senza legge e senza giustizia giusta.Meglio scappare da questa nazione che non sa più difendere il cittadino e che giudica innocenti chi merita l’ergastolo.
bravi giudici,lasciamo liberi tutti pure riina
bravi giudici,lasciamo liberi tutti pure riina