Il sindaco: "Servizio è finito nella data". La minoranza: "Amministrazione alla frutta"
“Ci hanno segnalato che proprio alla fine dell'anno scolastico, l'amministrazione comunale ha deciso di interrompere il servizio mensa alla scuola materna della frazione Grotte perché non ci sono i soldi per comprare da mangiare”. E’ bastata questa dichiarazione dei consiglieri di minoranza a far divampare nella giornata di ieri le polemiche. Ed a mettere in moto l’Amministrazione comunale affinché si evitassero disagi negli ultimi giorni di lezione.
“È accaduto che all'improvviso – spiega il capogruppo di opposizione, Francesco Rigano – i genitori si sono ritrovati a subire la decisione, dopo aver tra l’altro già pagato i buoni giornalieri anche per il prossimi giorni, trovandosi anche impreparati su come gestire la situazione (ad esempio chi lavora dovrà certamente ri-organizzarsi). Se fosse vero che non è stato possibile provvedere all'acquisto di quanto necessario per cucinare per questi ultimi giorni – prosegue Rigano – vuol dire che siamo proprio alla frutta. Anzi, non è rimasta nemmeno quella. Come al solito – conclude ironicamente il capogruppo –organizzazione impeccabile”. Se ne saprà di più nel corso della mattinata di oggi. Gli amministratori erano a conoscenza che le risorse erano praticamente finite. E stavano vagliando se era il caso di riaffidare il servizio nei giorni rimanenti.
La situazione è tuttavia più complessa, anche in considerazione delle condizioni in cui versano le casse comunali. La scuola dell’Infanzia del centro è rimasta quest’anno senza mensa in seguito al trasferimento dei bambini alle medie, per consentire i lavori di ristrutturazione del plesso di via del Castello. Alle elementari e alle medie la mensa non esiste proprio e gli studenti sono costretti a portarsi il panino da casa. Mentre alla materna di Grotte c’è, nonostante ogni anno sia frequentata da pochissimi furcesi (che si possono contare sulle dite di una, al massimo due mani) e da tanti bambini provenienti dai paesi vicini, che pagano poco più di un paio di euro a pasto. Una situazione non più sostenibile economicamente.
Carmelo Caspanello