Tornano liberi uno dei ragazzi accusati di aver preso parte al pestaggio per la fila al bagno del locale, mentre altri due ottengono i domiciliari.
Il Tribunale del Riesame ridimensiona l'episodio dello scorso 20 marzo, quando un ventinovenne fu violentemente picchiato nel bagno di un locale di via Garibaldi.
Una settimana dopo, furono cinque i giovani arrestati dalla Polizia. Oggi il Collegio della Libertà, presidente Trovato, ha scagionato Michele Leggio e Luigi Bruno, annullando il provvedimento a suo carico.
Vanno dalla cella ai domiciliari Alessio Doddis e Giosuè Di Stefano. Carcere confermato, invece, per Giovanni Tavilla, l'unico che aveva precedenti.
I giovani erano difesi dagli avvocati Nino Cacia, Daniela Garufi, Salvatore Silvestro, Antonello Scordo e Giovanni Caroè.
A portarli in carcere erano state le indagini della Squadra Mobile, che hanno confermato che la rissa è scoppiata per una lunga fila al bagno del locale. La vittima, il ventinovenne, era in compagnia di altre due persone che sono intervenute in sua difesa.
Alla fine il ragazzo ha avuto comunque la peggio. Foto e video, pur nel buio del locale, hanno immortalato la scena agghiacciante. Al primo vaglio dei giudici, però, i vari ruoli dei ragazzi nella vicenda sono stati rivisti.
"Prendiamo atto del provvedimento del TdL che, annullando l'ordinanza di custodia cautelare a carico di Michele Leggio, gli ha restituito la liberta – è il commento dell'avvocato Cacia – Abbiamo offerto al tdl – come fatto al gip durante l'interrogatorio di garanzia – le prove documentali della estraneità del leggio alle accuse contestate. Resta l'amarezza per la vicenda che ha riguardato uno studente universitario incensurato, il quale – per il provvedimento oggi annullato – è stato fatto oggetto di feroci attacchi sui numerosi social network a seguito del legittimo esercizio del diritto di cronaca della stampa. Occorre maggior prudenza nella valutazione degli elementi offerti dalla pg ed è necessario considerare che l'attività difensiva può essere strumento di leale ausilio alle scelte dell'autorità giudiziaria".
Alessandra Serio