Diverse le attività creative che si sono svolte durante la giornata, come la realizzazione di un murales nelle mura esterne della scuola, raffigurante due mani, una bianca ed una nera, che sorreggono il mondo, per sottolineare che l’unica razza che esiste è quella umana.

Fare la differenza, attraverso piccole cose, piccoli gesti. E’ questo lo spirito con cui, all’Istituto “Emilio Ainis” di Messina, è stato portato avanti il progetto “Persone Silenziose”.

Coordinate dalla Prof.ssa Suor Marianna Schiavone e dalla fotografa Lucia Florio, gli alunni di tre classi del liceo (III, IV, VA linguistico) hanno trascorso una mattinata di divertimento e di scambi culturali con un gruppo di minori extracomunitari, provenienti dalla Nigeria, dalla Costa D’Avorio e da gran parte dell’Africa Subsaharia. Giovani ospiti dell’Istituto Cristo Re che, per un’intera mattinata, hanno avuto l’occasione di incontrare e conoscere loro coetanei divertendosi e imparando.

Il progetto “Persone Silenziose”, proposto durante l’anno scolastico, ha avuto come obietti quello di far riflettere gli studenti, attraverso una mostra fotografica, sui grandi temi dell’immigrazione, sensibilizzando, in tal modo, alla bellezza dell’accoglienza e della condivisione.
I giovani liceali hanno così accolto, calorosamente, i ragazzi, organizzando un torneo di calcio e di pallavolo, nella convinzione che lo sport ha sempre avuto la capacità di unire le persone anche se si appartiene a diverse culture e religioni.

Diverse le attività creative che si sono svolte durante la giornata, come la realizzazione di un murales nelle mura esterne della scuola, raffigurante due mani, una bianca ed una nera, che sorreggono il mondo, per sottolineare che l’unica razza che esiste è quella umana.

“E’ stato bello che questa iniziativa sia stata fatta oggi – hanno commentato gli organizzatori del progetto – giorno in cui papa Francesco ha chiesto a tutti di ritrovarsi per ‘Un minuto per la pace’ . Nel nostro tempo c’è tanto bisogno di pregare per la pace… e all’Ainis tutto questo è avvenuto in modo davvero originale e giovanile!”. (Veronica Crocitti)