Positivo l'incontro avvenuto questa mattina tra i vertici dell'Acr e l'amministrazione. Via libera ad una concessione annuale dello Stadio Celeste in attesa che si concluda in Consiglio comunale l'iter per la concessione pluriennale. Appello dei tifosi alla città: fate un gesto d'amore a scatola chiusa.
Il Messina giocherà al Celeste già dalla stagione che inizierà a fine estate.
E’ questa intanto la prima buona notizia emersa dall’incontro di questa mattina a Palazzo Zanca tra il presidente dell’Acr Messina Franco Proto, il direttore generale Lello Manfredi, il sindaco Accorinti e l’assessore allo sport Sebastiano Pino, alla presenza anche del responsabile dell’area organizzativa Vittorio Fiumanò e del capo ufficio stampa Sergio Magazzù.
I tempi della burocrazia e dell’iter procedurale previsto per la concessione pluriennale confliggono con le esigenze dell’operazione rilancio che la società sta portando avanti con l’appoggio dei tifosi e di quei messinesi che stanno guardando al Messina come ad una bandiera che deve tornare a sventolare alta dopo le vicissitudini degli anni scorsi.
Accorinti e Pino quindi oggi hanno detto sì ad una concessione annuale del Celeste in attesa che il Consiglio comunale si esprima, come prevede la normativa, su quella pluriennale. E’ un sì prezioso perché consente al Messina di guardare con maggiori certezze al prossimo campionato.
“L’ amministrazione si assume l’impegno a completare le procedure per la concessione della durata di un anno dello stadio Giovanni Celeste, che ospiterà le partite casalinghe della prossima stagione, purché vengano rispettati gli adempimenti normativi imposti dagli organi di vigilanza e controllo preposti al rilascio dell’agibilità- hanno dichiarato Accorinti e Pino– Tutto ciò nelle more di una concessione pluriennale, che è di competenza del Consiglio comunale e per la quale lo scorso 5 giugno è stato avviato l’iter con la presentazione di tutti gli allegati necessari. Auspichiamo quindi che si possa progettare un futuro in linea con la tradizione calcistica della città di Messina”.
In atto la documentazione presentata dai dirigenti del Messina è oggetto di valutazione da parte degli uffici del Dipartimento Manutenzione Immobili per la parte tecnica, del Dipartimento Politiche Culturali ed Educative per la parte amministrativa, mentre l’aspetto economico è curato dal Dipartimento Servizi Finanziari. Successivamente le Commissioni ottava e decima si riuniranno in seduta congiunta per esprimere il loro parere prima che la richiesta del Messina venga trasferita al Consiglio comunale, chiamato a decidere per competenza sull’eventuale concessione pluriennale dello stadio Celeste.
Il Messina ha chiesto una concessione trentennale, in virtù anche di un progetto a lunga scadenza e che va oltre la semplice fruizione come “campo di calcio” ma guarda alla comunità ed al ruolo dello sport ma è probabile che alla fine si trovi l’intesa su una concessione ventennale.
Soddisfatti a fine incontro Proto e Manfredi.
“La disponibilità che abbiamo trovato da parte del sindaco e dell’assessore ci consente di essere più sereni nel costruire le prossime fasi. Sono molto contento per l'incontro avuto con il sindaco Accorinti e con l'assessore allo Sport, Pino – ha commentato il presidente Franco Proto – perché abbiamo condiviso interessi per la collettività, la comunità e per un'impresa sociale quale è il calcio".
Intanto si registra l’appello della Curva Sud:
“La squadra di calcio della città appartiene a tutti. Non è dei presidenti e dei dirigenti di turno. Loro oggi ci sono, domani non so sa. Ciò che resta per noi tifosi è il Messina.
L’unica cosa che ci interessa è il bene della biancoscudata. E in questo momento così difficile per il futuro dell’Acr Messina, con l’iscrizione a rischio al prossimo campionato, auspichiamo che tutte le forze sane diano una mano per scongiurare
quest’ennesima iattura in città. Ci rivolgiamo, dunque, con il massimo rispetto, a tutti gli imprenditori, artigiani, commercianti, liberi professionisti che hanno la possibilità di dare un contributo in base alla propria disponibilità finanziaria. Noi tifosi, più o meno incalliti, più o meno “pazzi” per il nostro Messina, stiamo facendo il nostro dovere con la corsa agli abbonamenti. Un gesto d’amore a scatola chiusa. Senza esitazione, per salvare un patrimonio che appartiene alla città. Perché il Messina non è solo una squadra di calcio, ma un simbolo, un momento di aggregazione, una delle poche bandiere rimaste di questa martoriata città. Oggi non è più il tempo delle polemiche, delle chiacchiere, degli alibi. Serve una presa di coscienza forte. Oggi il Messina rischia di scomparire e ha bisogno di tutti. Chi darà una mano concreta non farà un favore al presidente Proto o al suo entourage, ma aiuterà solo il Messina. La squadra di calcio della propria città. Chi non lo farà dovrà mettersi una mano sulla coscienza. Perché se il Messina morirà la colpa sarà di tutti. Nessuno escluso”.
Un gesto d’amore a scatola chiusa nei confronti di un simbolo e di una bandiera che è stata anche calpestata in passato ma che adesso ha bisogno dell’apporto di tutti, ed in particolar modo di chi ha maggiori possibilità economiche di altri.
Rosaria Brancato
Ma il Messina Calcio non è sull’orlo del fallimento?
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