La percentuale raggiunta pone la cittadina jonica al primo posto in provincia di Messina e al sesto a livello regionale. Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere: primo fra tutti le discariche abusive
S. TERESA. Dal 3 al 78%. La raccolta differenziata a S. Teresa di Riva in un anno ha raggiunto risultati importanti, che collocano la cittadina jonica al primo posto in provincia di Messina ed al sesto a livello regionale. In dodici mesi i cittadini e gli amministratori santateresini hanno ricevuto due menzioni dalla Regione Sicilia. Il picco in positivo è stato raggiunto nel luglio del 2016 con il 79,63%. L’obiettivo è di stabilizzarsi sull’80% entro la fine dell’anno. Ma intanto ci sono delle criticità da affrontare.
Successi e nodi da sciogliere sono stati al centro dell’incontro che ha avuto luogo questa mattina a Villa Ragno per fare il punto su un anno di differenziata al Comune di S. Teresa. Sono intervenuti il sindaco Danilo Lo Giudice, l’assessore all’igiene Gianmarco Lombardo e Francesco Gugliotta, responsabile della ditta Onofaro che ha vinto l’appalto per la gestione del servizio rifiuti. Con loro anche il professore Pippo Sturiale, esperto a titolo gratuito nell’ex legislatura. Evidenziati i successi, grazie alla collaborazione dei cittadini, che hanno già portato ad una riduzione della Tari, la bolletta sui rifiuti, è stato rilevato che il principale nodo da sciogliere riguarda le discariche abusive sul territorio comunale.
Sono state inoltre registrate delle pecche nel settore commerciale, dove in estate si verificano le maggiori difficoltà. I rifiuti, infatti, in virtù della mole prodotta, spesso non sono conformi alla tipologia della differenziata. per quanto concerne le mini discariche un primo deterrente è stato rappresentato dagli ispettori ambientali, sedici volontari che si sono prodigati a monitorare il perimetro urbano. Ma non basta. Presto saranno installate circa 60 telecamere. A giorni, inoltre, avrà inizio un nuovo ciclo di incontri di sensibilizzazione con i cittadini e gli operatori commerciali.
Carmelo Caspanello