L’appuntamento con le urne del prossimo 5 novembre è stato l’argomento al centro dell’ Assemblea catanese. I centristi lasciano aperte tutte le porte e sono pronti a buttarsi a destra come a sinistra
Alle prossime elezioni regionali, il deputato messinese Gianpiero D’Alia potrebbe scendere in campo e correre per la poltrona di presidente della Regione Siciliana. La sua candidatura è stata lanciata nel corso dell'assemblea regionale dei Centristi per l'Europa, tenutasi ieri a Catania, alla quale hanno partecipato il presidente della Commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, il coordinatore regionale dei centristi, Adriano Frinchi, il capogruppo all'Ars, Marco Forzese, e l'ex assessore regionale Giovanni Pistorio.
“Gianpiero D'Alia ha tutte le carte in regole per questa sfida importante" ha dichiarato Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all'Assemblea regionale siciliana.
Di una candidatura di D’Alia a governatore della Sicilia si parlò anche nel 2012, ma fu proprio lui, ad un certo punto, a sparigliare le carte e a “sponsorizzare” per primo il nome di Rosario Crocetta.
In questi cinque anni i centristi per la Sicilia ( prima Udc ) hanno fatto parte del Governo Crocetta, scaricando il presidente della Regione e rompendo momentaneamente l’alleanza con il Pd solo qualche settimana fa, quindi a pochi mesi dalle elezioni.
E l’appuntamento con le urne del prossimo 5 novembre è l’argomento al centro dell’ Assemblea catanese. I centristi lasciano aperte tutte le porte e sono pronti a buttarsi a destra come a sinistra: "In questo momento per le prossime regionali in Sicilia non si dà per scontato nulla, anche perché non sappiamo il centrosinistra che cosa propone in Sicilia. Siamo in attesa di capire cosa propone”, ha dichiarato Casini a margine dell'assemblea .
L’ex presidente della Camera chiama a raccolta i moderati: “le forze moderate di centro devono aggregarsi perche' se si aggregano, come in passato, sono determinanti". I centristi puntano ad esser l’ago della bilancia: “Noi al centro siamo ancora pieni di divisioni che vengono dal passato. Superiamo queste divisioni e aggreghiamoci perché siamo e possiamo essere, in Sicilia come in Italia, determinanti per qualsiasi soluzione” ha detto ancora Casini.
Anche D’Alia ha rivolto un appello ai moderati: "Abbiamo un dovere e una funzione politica e democratica che è quella di rappresentare al meglio i nostri elettori che in Sicilia rappresentano la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica e dei cittadini della regione. Lo dobbiamo fare uniti con un programma chiaro spendendo persone credibili e facendo le alleanze sulla base dei contenuti e dei programmi visto che le coalizioni così come le abbiamo conosciute nella seconda Repubblica sono finite”.
DLT
SONO CONTENTO CHE D’ALIA E’ STATO CHIAMATO COSI’ SI POTRA’ ACCODARE AI CLANDESTINI CHE ORMAI IN ITALIA SI PENSA DI RIMANDARLI IN AFRICA. COME VEDI D’ALIA QUANTO SEI AMATO PER CIO’ CHE TU HA FATTO, FAI E FARAI. IO TE SALUTO MENTRE VAI IN ABISSINIA SALUTACI VIRGINIA. QUANDO FINIRAI DI DISTRUGGERE L’ITALIA, LA SICILIA E MESSINA DOPO CHE SIETE VENUTI TEMPI PASSATI A MESSINA?
PORTE APERTE dichiarava una nota marca di Automobili, ma fra chi alla portiera destra o alla portiera sinistra quello che è importante una BELLA POLTRONCINA RISCALDATA D’INVERNO E FRESCA D’ESTATE.