Il Commissario ad acta ha chiesto una relazione dettagliata sullo stato dell’arte. La consigliera comunale Antonella Russo è pronta a depositare una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale
Anche il mese di agosto è passato senza che il bilancio di previsione 2017 ed il consuntivo 2016 abbiano visto la luce. Del documento di programmazione resta ancora oggi solo il selfie della giunta scattato il 30 dicembre 2016. Da allora, la delibera è stata semplicemente aggiornata lo scorso luglio (dopo ben 7 mesi) con un nuovo provvedimento approvato dall’esecutivo di Palazzo Zanca, inviato immediatamente al Collegio dei revisori dei conti ma incompleto di una serie documenti obbligatori . Nonostante uno scambio epistolare tra l’Amministrazione comunale e l’Organo di revisione , all’appello mancano ancora documenti importanti, senza i quali il presidente Federico Basile, Giuseppe Zingales e Luigi Fallica non potranno esprimere parere ed il previsionale non potrà arrivare in Consiglio Comunale. Per quanto riguarda invece il rendiconto, all’orizzonte neanche l’ombra.
Per porre fine alla situazione di stallo in cui si trova il Comune di Messina, la Regione ha inviato in riva allo Stretto il commissario ad acta, il funzionario Antonio Garofalo, che si è insediato ieri pomeriggio e ha immediatamente voluto incontrare il ragioniere generale ad interim Antonio Le Donne, che a Palazzo Zanca e è anche segretario e direttore generale.
Garofalo conosce bene la situazione del Comune peloritano, per aver più svolto il ruolo di commissario ad acta a Messina, ma per avere un quadro preciso sullo stato dell’arte ha chiesto una relazione dettagliata, concedendo all’amministrazione qualche giorno di tempo prima di intervenire formalmente.
Nel frattempo, a causa della mancata approvazione dei documenti contabili, l’ente è costretto ad operare in gestione provvisoria, che obbliga amministratori e dirigenti ad attenersi ad una serie di vincoli : sono infatti ammessi solo impegni di spesa indifferibili ed espressamente previsti dalla legge.
Insomma, passano i mesi ma Palazzo Zanca la situazione economico-finanziaria resta precaria e le promesse pubbliche del sindaco Accorinti sul rispetto dei tempi di approvazione dei bilanci comunali si sono costantemente infrante contro una realtà che racconta una verità ben diversa,con ritardi che si accumulano ad altri ritardi. I tre assessori al bilancio (Signorino, Eller e ora Cuzzola) che si son succeduti in questi quattro anni e mezzo hanno replicato sempre lo stesso copione.
Senza il bilancio – che è il documento madre da cui discendono tutte le attività di un ente pubblico – l’azione amministrativa diventa debole e le risposte ai cittadini insufficienti.
La consigliera comunale Antonella Russo è pronta a depositare la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per discutere alla presenza del sindaco e di tutti gli assessori del nodo finanziario di Palazzo Zanca. Tuttavia, il rischio è che si assista all’ennesimo dibattito sterile, quando invece l’unica cosa di cui ha realmente bisogno la città sono fatti concreti.
Danila La Torre
Ma perchè il sig. accorinti non dichiara il dissesto come ha fatto con tanta fretta, superficialità ed ignoranza alla ex Provincia ? i settemila euro al mese fanno gola a lui &c. compreso il consiglio,sic!VERGOGNATI!
u tempu passa a cira squagghia e i soldi nelle tasche dei signori sinnacu ed assessuri restano.