Il Complesso Casa Nostra ancora vittima della burocrazia. I lavori di risanamento si sono interrotti dieci mesi fa perché il consorzio Gap che aveva vinto la gara è fallito. A distanza di tempo arrivano le rassicurazioni dell'assessore Sebastiano Pino.
Il sogno di avere il risanamento di Casa Nostra in tempi brevi si è infranto di fronte alla lentezza della burocrazia e alla debolezza della politica che oggi, a distanza di tempo, dà delle certezze sulla ripresa dei lavori, interrotti dieci mesi fa poichè il consorzio Gap che aveva vinto la gara è fallito. Tanto è stato il tempo impiegato dalla burocrazia per decidere di rescindere il contratto con la ditta La Placa referente del Consorzio.
Il comitato "Risaniamo Casa Nostra", nato per per poter dare il via al risanamento e sollecitare l'avvio dei lavori per poter trasformare "piazza della vergona" in "piazza della bellezza", fa sapere inoltre che la zona, posta a Tremonti, è ancora senza luce nonostante sia passato un anno dalla costruzione del nuovo impianto d'illuminazione.
L'assessore Pino questa mattina è entrato nel merito della vicenda, affermando che "è certo che si rescinderà il contratto con la ditta fallimentare e, una volta fatto ciò, si passerà alla firma del contratto con la seconda ditta classificata nel bando di gara per la riqualificazione. Qualora questa non accetterà i termini, si andrà avanti con la graduatoria fino a quando non si troverà una ditta disposta a riprendere i lavori di riqualificazione".
Tra la scissione del contratto e l'apertura di quello nuovo passeranno 45-50 giorni. Una volta finito l'iter burocratico, i lavori potranno finalmente riprendere, ma per gli abitanti del complesso Casa Nostra la pazienza è finita poichè, a più di 25 anni dalla frana che interessò questa porzione di territorio, si continua a resta senza luce, senza strada e senza decoro urbano.
Da ricordare che a fine luglio, il comitato e l'amministrazione comubnale, trovando le giuste sinergie, hanno dato il via alla bonifica del "Belvedere Casa Nostra", un punto panoramico di cui potranno usufruire tutti i cittadini grazie anche a dei cassoni messi a disposizione di MessinAmbiente, utili per losmaltimento delle scerbature.
Si spera adesso che il Comune trovi le giuste sinergie per poter aprire con un nuovo contratto e finire il risamento di una parte di città vittima della burocrazia.