Genovese e Zecchetto denunciano il taglio al numero degli autisti impiegati nel servizio domiciliare: da 12 ad 8.
“Ancora una volta si operano scelte su base quantitativa e non qualitativa. Ancora una volta si disquisisce di sociale senza parlare con il sociale”. La Cisl, con il suo segretario generale Tonino Genovese, e la Federazione dei Pensionati, con il segretario generale Bruno Zecchetto, bocciano il bando del Servizio di Assistenza Domiciliare degli anziani da parte del Comune di Messina. «È stata la tecnica di spogliare un altare e vestire una sacrestia, che si è dimostrata un’azione fallimentare. Considerati i numeri, era necessario apportare dei cambiamenti scegliendo con oculatezza i settori. Secondo il nuovo capitolato, infatti, gli autisti in forza al Sad sono 8 a fronte dei dodici precedenti e il campo d'azione è l'intero territorio comunale. Eliminare 4 autisti da un servizio che, paradossalmente, sperava nell' incremento di tale figura professionale, ha significato disconoscere i bisogni dell’utenza che, sempre più numerosa, necessita di essere accompagnata per visite mediche o per una normale vita relazionale».
A fare le spese delle scelte “insensate” sono i fruitori del servizio e giungono tante segnalazioni al sindacato da parte di utenti in carico al Sad anziani comunale.
“Sono notevoli e costanti i disservizi – sostengono Tonino Genovese e Bruno Zecchetto – perché, vista la carenza di autisti, non si riesce a garantire neanche il diritto alla salute. Parecchi utenti, cosiddetti “fragili”, non hanno figure di riferimento e il servizio di assistenza domiciliare anziani rappresenta "la famiglia" a cui loro si affidano. È quanto mai imbarazzante appurare il disagio degli utenti che, a causa di forza maggiore, sono costretti a rinunciare ad usufruire dei benefici che il servizio di assistenza domiciliare, in teoria, dovrebbe garantire».