Il Tribunale ha dichiarato ammissibile la proposta concordataria presentata dalla società per evitare la dichiarazione di fallimento da parte del giudice. Il decreto è stato recapitato questa mattina
Il Tribunale ha accettato la proposta di piano concordatario di Messinambiente. La società dunque non fallirà. Il decreto è arrivato questa mattina intorno alle 11, i giudici hanno ritenuto ammissibile il piano confezionato dai legali della società Marcello Parrinello e Paolo Vermiglio, da Messinambiente e dall'amministrazione comunale che ha deciso di impegnare 30 milioni di euro per onorare i debiti della sua partecipata.
Il liquidatore Giovanni Calabrò tira un gran sospiro di sollievo: “E’ una cosa assolutamente importante che riconosce il gran lavoro fatto sia dai legali che dall’azienda. Ora MessinaServizi potrà andare avanti senza problemi e per Messinambiente si chiuderà una fase delicatissima e travagliata”.
L’assessore Guido Signorino esprime soddisfazione per l’esito dell’udienza, ma anche stavolta l’amministrazione Accorinti non perde occasione per parlare di “gufi” che in questo periodo avrebbero tifato per il fallimento di Messinambiente. Dimenticando però che all’inizio fu proprio l’amministrazione a tergiversare e a lasciare sola Messinambiente quando la prima volta si oppose al pignoramento milionario da parte dell’Agenzia delle Entrate. “A differenza di quanto vaticinato dagli immancabili “profeti di sventura” – sottolinea Signorino – la delibera assunta dal Consiglio comunale ha dato garanzia delle somme, rimuovendo la criticità precedentemente indicata dal Tribunale e aprendo la via alla sentenza favorevole. Si tratta di un passaggio importante e di grande utilità per il Comune e per i cittadini, che dà conto della qualità tecnica della proposta elaborata e della correttezza della scelta di supportarla finanziariamente. È un passaggio importante nella strategia della fuoriuscita dalla gestione emergenziale del servizio, durata troppo a lungo. Si mette in sicurezza il passaggio del servizio alla Messinaservizi Bene Comune e si chiude l’epoca Messinambiente. La nuova società in bonis, con capacità di investimento e nuovi vertici aziendali, potrà riorganizzare la gestione del servizio, migliorarne l’efficienza e la sostenibilità (estendendo e potenziando la raccolta differenziata) e fornire un servizio sempre più adeguato e progressivamente meno costoso ai cittadini”.
Il prossimo passaggio fondamentale è la riunione dell’adunanza dei creditori, fissata per il prossimo 12 gennaio, nella quale il piano dovrà essere approvato o rigettato. Nel frattempo il Comune avrà dovuto esitare le ulteriori delibere cantierate: l’approvazione del debito fuori bilancio che costituisce parte dell’accordo transattivo e il bilancio di previsione.
“Operativamente dovrà chiudersi il più rapidamente possibile – conclude l’Assessore – il passaggio dei lavoratori alla Messinaservizi; la sottoscrizione del contratto di affitto del ramo d’azienda per voltare pagina e rinnovare profondamente il sistema della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Messina”.
Francesca Stornante
ma quale ristrutturazione , per quale motivo il popolo messinese si deve caricare e sobbarcare 30.000.000 di debiti ???????