"Le persone che quella sera si sono salvate per miracolo e che ad ogni pioggia rientravano in ansia ed in apprensione perché la paura ritornava, oggi, sono tranquille; oggi non c'è più pericolo. La sensazione della gente di Giampilieri è questa". Queste le parole di Fulvio Manganaro, presidente del Comitato Salviamo Giampilieri, relative alla manifestazione che si è svolta sabato a Piazza Pozzo, a Giampilieri, per la fine dei lavori delle opere per la messa in sicurezza del paese, dal titolo "Dalla Memoria alla Rinascita", a cui hanno presenziato, non solo i cittadini delle zone alluvionate, ma anche l'Arcivescovo di Messina, Mons. Accolla, il presidente della Regione Crocetta, il sindaco di Messina Accorinti, il deputato regionale Panarello, ed i tecnici della Protezione Civile, gli ingegneri Curcio e Foti.
"Ufficialmente sono terminati i lavori – prosegue Manganaro – quindi tutti i disagi che noi abbiamo avuto in questi anni e in questo senso significa anche che è iniziata una rinascita del villaggio, del nostro paese. Infatti giorno 11 agosto ci sarà una seconda manifestazione, ufficialmente organizzata da noi, ma in realtà organizzata dai ragazzi di Giampilieri, che vogliono prendere in mano il problema della rinascita; loro si riuniranno in associazione e noi cederemo loro il testimone con grande disponibilità. Siamo contenti di questo interessamento da parte dei giovani per le iniziative future volte alla rinascita del paese e collaboreremo con loro e il nostro apporto potrà essere utile".
A Giampilieri sono stati ultimati i lavori di 20 cantieri, per un totale di 57 milioni di euro. Un lavoro imponente, svolto anche in situazioni assolutamente difficili, che ha richiesto molta perizia da parte dei tecnici che li hanno realizzati. Infatti, una sentito grazie dai cittadini di Giampilieri è rivolto agli ingegneri Lo Monaco, Foti, Sciacca e Manfredi che hanno seguito la realizzazione dei lavori. "Inoltre qui si è assistito ad un fenomeno molto gradito. La buona politica ha fatto la sua parte, in primis il presidente della Regione Sicilia di allora, Raffaele Lombardo, che ha mandato i finanziamenti per tutto, nonché anche l'aver individuato una struttura commissariale che è stata davvero efficiente – ha spigato Manganaro – tutte queste sono state le persone chiave che hanno contribuito alla rinascita non solo di Giampilieri, ma di tutta al zona alluvionata del 2009".
Le opere sono state tutte completate, adesso la battaglia sarà sul fronte della manutenzione, in quanto queste opere, che saranno affidate al Comune di Messina, per essere efficienti, avranno bisogno di continua attenzione. La proposta del Comitato di Giampilieri è quella di lavorare assieme con il Comune e, qualora non dovessero essere disponibili risorse per la manutenzione, passare l'incarico alla Forestale.
Una nota dolente, tuttavia, riguarda l'assoluzione in secondo grado di tutti gli imputati per il processo dell'alluvione del 2009, in cui morirono 37 persone. E a tal proposito, Fulvio Manganaro e tutto il paese non possono che dichiararsi: "esterrefatti; siamo meravigliati di come una sentenza di primo grado possa essere ribaltata così in maniera netta. Non la condividiamo sicuramente, siamo vicini ai perenti delle vittime e facciamo nostre le parole della signora Ingrassia, che quel giorno ha perso, due figli: li hanno uccisi una seconda volta".
La rinascita del paese sarà difficile e uno dei problemi principali è sicuramente è la mancanza di lavoro, "e dove non c'è lavoro la gente emigra -ha concluso Manganaro – quindi sarà molto dura una rinascita, ma noi ci proveremo".
Marco Celi