Riflettori accesi sui premi di produzione ai dirigenti della Regione. In alcuni casi le somme, secondo i 5Stelle sarebbero stati assegnati anche in base “all’invio di semplici mail”.
Ad aprire un fascicolo sulla vicenda è stata la Procura della Repubblica di Palermo dopo che il caso era stato sollevato dai deputati del M5S ed il grillino Ciaccio è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti. “Gratificazioni economiche assegnate per tutti e per motivazioni spesso ridicole” ha ribadito il deputato.
Mentre la Regione Sicilia affonda ed è sull’orlo del default erano stati gli esponenti a 5Stelle a rilevare come i criteri per assegnare i premi di produzione ai dirigenti regionali fossero quantomeno opinabili.
Dopo la denuncia del movimento adesso è la procura che vuol fare luce sulle gratificazioni economiche che annualmente vanno ad appesantire la busta paga dell'esercito di dirigenti regionali anche per attività che dovrebbero essere operazioni di routine, come inviare una mail o usare internet.
Non si tratta di dettagli, dal momento che, stando alla denuncia dei pentastellati: “L'operazione nel 2013 e 2014 è costata alla casse regionali dieci milioni di euro l’anno. Nel 2015 la cifra complessiva dei “bonus” da elargire ai superburocrati è stata leggermente ritoccata al ribasso (solo 587 mila euro in meno), ma probabilmente per effetto di pensionamenti”.
Per studiare il caso i deputati del M5S hanno chiesto le schede di valutazione dei dirigenti a tutti gli assessorati . E’ saltato fuori che attività che dovrebbero essere la normale routine in qualsiasi ufficio, come l’uso della posta elettronica o di internet o la “protocollazione e archiviazione delle pratiche”, costituiscono “tappe” significative della scalata al premio.
“E non mancano – afferma il deputato Giorgio Ciaccio, che è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti – le motivazioni generiche o al limite del comprensibile, che a nostro avviso tradiscono solo la volontà di regalare un premio ad ogni costo”.
I premi non sono solo sostanziosi (in alcuni casi possono arrivare anche a 12 e persino 17 mila euro lordi l’anno, la media è di circa 7 mila euro), ma sono pure per tutti. In attesa che entri in funzione l’Oiv (organismo indipendente di valutazione) la verifica del raggiungimento dell’obiettivo è attualmente demandata ai superiori dei dirigenti “scrutinati”, che finora hanno sempre promosso praticamente in massa. Lo “raccontano” le schede di valutazione, che riportano quasi tutte il massimo dei voti (100) o comunque dentro la fascia utile per consentire ai dirigenti di portare a casa le prebende (80 punti su 100).
“Con dirigenti così bravi ed efficienti – afferma Ciaccio – la Regione dovrebbe brillare in tutti i settori, quando invece siamo sull’orlo della bancarotta. E’ ovvio che qualcosa non funziona e che questi premi non sono altro che insopportabili ed inopportune regalie, concesse, tra l’altro, a gente che porta a casa buste paga pesantissime”.
La vicenda è adesso sotto i riflettori della Procura. Non sbaglia Ciaccio quando mette in parallelo le condizioni della Regione, che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno ridotto la nostra isola a dover “elemosinare” dal governo Renzi persino quello che ci spetta di diritto, ed i premi di produttività per dirigenti che vanno a rimpinguare stipendi già alti come punto di partenza. Ricordiamo che proprio il governo Crocetta, con l’Ars al seguito, ha ritenuto intoccabili le cifre destinate ai super burocrati e ai dirigenti, affondando persino in Assemblea un emendamento presentato dai 5Stelle che ne abbassava il tetto.
Rosaria Brancato