I suoi 100 anni tondi tondi li trascorrerà in casa senza i baci e gli abbracci della grande famiglia che ha costruito in un secolo. Ma proprio la sua grande famiglia ha deciso di fargli gli auguri in modo davvero speciale.
Già, perché i 100 anni al tempo del Coronavirus il signor Lillo Veneziano, per tutti a Provinciale “don Lillo”, li festeggerà on line, su Tempostretto, con la famiglia allargata dei lettori. Lillo Veneziano è nato il 28 marzo del 1920 ed ha visto la guerra, le sofferenze, i morti. Giovanissimo, ad appena 20 anni si è sposato con la sua amatissima Grazia Mazzeo, dalla quale ha avuto 5 figli maschi: Rocco, Pippo, Gianni, Angelo e Maurizio. Oggi è nonno di 8 nipoti e bisnonno di 3 bimbe.
Ha attraversato le sofferenze della seconda guerra mondiale, nella marina militare. Era imbarcato su una dragamine diretta a Tripoli ed ha ricevuto la Croce al merito di guerra per aver prestato servizio onorevolmente. Ha vissuto gli anni più terribili.
Bravo padre di famiglia, amatissimo da nipoti e bisnipoti, don Lillo è un grande appassionato di pesca. Rimasto vedevo nel 2010 da allora vive da solo, in completa autonomia ed in ottima salute. Trascorre le sue mattinate a PROVINCIALE, dove vive da ben 80 anni all’ isolato 12 bis, insieme a tanti amici che lo conoscono e rispettano da sempre. Da tutti conosciuto come “Don Lillo”, frequenta il bar Maracanà dove fino a prima del coronavirus si dilettava con gli amici parlando di calcio politica e belle donne. Uomo generoso e disponibile con tutti, grande tifoso dell’INTER ha trasmesso la sua passione e la sua fede calcistica a tutta la famiglia.
“Avremmo dovuto fare una grande festa con la famiglia e tutti gli amici del rione- ci scrive Graziella Veneziano– Per celebrare il grande evento avevamo programmato tutto, anche la possibilità che il sindaco De Luca potesse salutarlo e magari suonare le campane. Tutto questo non sarà possibile visto la problematica presente e DCPM in atto. Pensare che quando è nato, un secolo fa, era da poco finita la prima guerra mondiale. Nel 1920 fu firmato Il trattato di Rapallo, che rappresentava la conclusione del processo risorgimentale di unificazione italiana sino al confine orientale alpino e l’annessione al Regno d’Italia di Gorizia, Trieste, Pola e Zara. In quell’anno nasceva Papa Giovanni Paolo II.
“Oggi lui capisce perfettamente che non è possibile festeggiare insieme, ma è tanta la delusione di non poter festeggiare questa data storica. Per questo oggi vi scrivo chiedendovi la possibilità in questo triste periodo, di allietare la sua festa, scrivendo 2 righe sul vostro giornale per poter augurare virtualmente il suo lieto giorno, certi che una volta ristabilita la situazione coronavirus, faremo una festa doppia”.
Ed eccoci qui, tutti intorno a don Lillo, papà, nonno e bisnonno, a festeggiare i suoi 100 anni. A lui, che tanto cammino pieno di ostacoli ha affrontato ed è da esempio per tutti noi, vanno gli auguri di Tempostretto. La grande festa è solo rimandata e abbracciarlo sarà ancora più bello, speriamo al più presto.