Il 24 gennaio si terrà l’udienza della Corte Costituzionale sui ricorsi all’Italicum.
Il primo Tribunale d’Italia ad investire la Consulta, accogliendo il ricorso del Coordinamento cittadino, è stato quello di Messina.
Inizialmente come si ricorderà l’udienza era stata fissata al 4 ottobre, poi rinviata a nuovo ruolo per non condizionare l’esito del Referendum del 4 dicembre.
Adesso però con la vittoria del NO tutti i riflettori sono puntati sulla Consulta.
Alla battaglia dei Comitati si unisce il Codacons.
L’associazione dei consumatori ha deciso infatti di intervenire dinanzi la Corte Costituzionale contro l’attuale legge elettorale, che non fornisce le dovute garanzie di rappresentanza agli elettori.
“Come avevamo previsto, anche Beppe Grillo, che fino a ieri faceva fuoco e fiamme, ora sembra attratto dalla deriva autoritaria insita nell’Italicum e spinge per andare subito al voto – spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons – Noi riteniamo invece che la legge elettorale debba essere urgentemente modificata attraverso l’abolizione del premio di maggioranza, che configura una lesione dei diritti dei cittadini e non garantisce una corretta rappresentanza alla Camera né adeguate garanzie per le minoranze”.
Per tale motivo il Codacons interverrà nel giudizio dinanzi la Consulta chiedendo alla Corte di dare indicazioni perché la futura norma sia approvata con legge costituzionale, così che non possa essere modificata da una maggioranza politica di governo, e invita tutti i cittadini a protestare contro la legge elettorale attraverso l’hashtag #OraNoItalicum