Sono stati condannati a 5 anni di reclusione una donna di Patti e il suo compagno, ritenuti responsabili del suicidio del figlio di lei, all’epoca dei fatti minorenne. Una storia terribile, finita al centro di un processo deciso adesso in primo grado dal Tribunale di Patti, che ha riconosciuto il diritto al risarcimento per il padre della vittima.
Dietro l’accusa formale nei confronti della coppia, istigazione al suicidio, l’inchiesta prima e il processo dopo hanno fotografato la travagliata infanzia del ragazzo, trovato impiccato in una ex fabbrica, nel maggio 2019.
Il giovane aveva 17 anni e già negli anni precedenti aveva mostrato segni di disagio. I suoi amici hanno raccontato di fughe da casa e atti di autolesionismo. Alla madre viene imputato di averlo totalmente abbandonato, in questo “percorso verso l’inferno”, anzi di aver aggravato il suo malessere coinvolgendolo in attività di tipo esoterico.