Il Capo della Polizia Alessandro Pansa ha presentato a Roma, all’interno de “La Lanterna” (l’avvenieristica struttura ideata dall’architetto Fuksas in via Tomacelli) il Calendario della Polizia di Stato 2016 realizzato con gli scatti del fotografo, vincitore del World Press Photo 2015, Massimo Sestini.
La cerimonia è stata presentata dal giornalista Mario Calabresi e ha visto la partecipazione dell’architetto Massimiliano Fuksas, dell’astronauta Umberto Guidoni e del Presiedente dell’Unicef Giacomo Guerrera. Durante l’evento, a cui hanno preso parte i vertici del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, sono stati svelati i 12 migliori scatti realizzati da Sestini. Fotografie che rappresentano l’operatività della Polizia di Stato, in tutte le sue “forme”, immortalata da una originale prospettiva: lo zenit, il punto più in alto, perpendicolare all’osservatore.
“Riuscire a modificare il proprio punto di vista nella vita come nel lavoro – riconosce Pansa – costituisce un esercizio prezioso che regala a chi lo compie una visione nuova delle cose, sempre istruttiva, e in qualche caso persino sorprendente. Massimo Sestini, che con questa sua raffinata creazione prosegue la serie dei “calendari d’autore“inaugurata lo scorso anno da Vittorio Storaro, è riuscito a cogliere da una prospettiva zenitale dodici momenti della vita della nostra istituzione. Queste immagini ci ricordano come sia sufficiente guardare le cose un poco più dall’alto per afferrarne la bellezza, l’armonia e insieme una complessità che magari fino a quel momento ci erano sempre sfuggite”.
Si tratta di un modo per ricordare l’impegno profuso dalla Polizia di Stato al servizio del Paese, con donne e uomini che, nel loro “esserci sempre”, sono chiamati ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini e la difesa della legalità.
La realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato, anche quest’anno, la partnership di Unicef grazie alla quale il ricavato della vendita è stato devoluto al Comitato Italiano Unicef Onlus per sostenere il progetto “Sud Sudan – protezione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria” al fine di garantire protezione e istruzione di base ai bambini sfollati.
Dal 2001 ad oggi, grazie a questa consolidata partnership, sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in molti stati africani come Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana.