Primo caos discariche per Musumeci: 4 ordinanze per i rifiuti. Novità Srr

Per il neopresidente della Regione Nello Musumeci il primo caos rifiuti non si è fatto attendere: ieri le discariche di tutta la Sicilia sono rimaste chiuse e, come quasi sempre è accaduto ad ogni scadenza delle ordinanze che hanno scandito la gestione dei rifiuti siciliani, i camion carichi di spazzatura hanno vagato per le strade siciliane senza poter scaricare. Il 30 novembre scadeva l’ultima ordinanza siglata da Rosario Crocetta. E così ieri mattina le discariche e gli impianti, in assenza di autorizzazioni, sono rimasti chiusi.

I mezzi di Messinambiente che si erano presentati davanti ai cancelli della discarica della Sicula Trasporti di Grotte San Giorgio a Lentini sono rimasti bloccati all’ingresso della discarica. Hanno atteso invano per ore e poi sono stati costretti a tornare indietro carichi di rifiuti. Ovviamente è andata in tilt la raccolta e per l’intera giornata è stato complicato riuscire a fare delle previsioni alcuna sui tempi del conferimento. Messinambiente ha allertato subito sia l’Amministrazione Comunale che la Prefettura, in tarda serata però la situazione si è fortunatamente sbloccata.

Il presidente Musumeci, in questo primo giorno di dicembre e di caos autorizzazioni, ha firmato ben quattro ordinanze che reiterano di fatto tutti i provvedimenti messi in campo in questi mesi dall’ex governatore, ricorrendo a “speciali forme di gestione dei rifiuti nel territorio siciliano”. Ordinanze che innanzitutto faranno riaprire i cancelli alle discariche sbloccando il corto circuito del conferimento dei rifiuti. Il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, ricevuta l’ordinanza in tarda serata, ha immediatamente predisposto la partenza dei mezzi carichi verso il sito di Grotte San Giorgio. I camion si sono messi in marcia intorno alle 2 e sono stati previsti circa 18 viaggi per riuscire a liberare tutti i mezzi che ieri erano rimasti fermi. Questo consentirà oggi di poter riavviare la raccolta, ma potrebbero esserci rallentamenti nel servizio e qualche disagio per i cittadini. Per questo Calabrò ha rilanciato l’appello a rispettare il divieto di buttare la spazzatura nelle giornate prefestive, quindi anche oggi che è sabato, per ridurre la quantità di immondizia che si accumulerà inevitabilmente fuori dai cassonetti.

Nelle ordinanze del presidente Musumeci c’è anche spazio per il complesso e ancora incompiuto sistema delle Srr. A Messina la società di regolamentazione dei rifiuti in questi ultimi mesi è stata sotto i riflettori per tutta l’operazione MessinaServizi Bene Comune e per la bagarre esplosa prima per il trasferimento dei dipendenti Ato3 e adesso per quelli di Messinambiente. Questa ordinanza di Musumeci però di fatto porta una grande novità per Messina: la fine del commissariamento che è stato nelle mani di Ettore Ragusa. Alla Srr tornerà quindi un Consiglio di amministrazione composto dai sindaci dei Comuni che fanno parte della società, naturalmente con Messina in testa. A Ragusa resterà il compito di vigilare affinché tutte le procedure di trasferimento del personale avvenga secondo quanto stabilito dalla Legge regionale 9 del 2010, dunque assunzione in Srr e utilizzo da parte della società a cui è stato affidato il servizio di gestione rifiuti, che ne assume la responsabilità operativa, gestionale e disciplinare. L’ordinanza prevede che nei casi in cui il servizio è stato affidato attraverso Piano Aro e il personale delle società o consorzi d’ambito, dunque Ato3, è stato trasferito alla Srr per essere utilizzato dal nuovo gestore, MessinaServizi, il commissario ha concluso il proprio mandato ed entro il 15 dicembre dovrà predisporre tutti gli atti per la cessione dell’incarico. Messina si trova in questa condizione perché ad oggi è in corso solo la procedura di trasferimento del personale di Messinambiente. Ragusa quindi resterà per vigilare affinché tutto l’iter venga improntato sul rispetto di quanto previsto dalla Legge regionale 9 del 2010.

Quindi adesso cambia un po’ lo scenario della procedura che dovrà portare i dipendenti di Messinambiente alla MessinaServizi, anche se resta praticamente immutato il quadro normativo entro cui dovrà avvenire tutta l’operazione. La strada tracciata anche dal presidente Musumeci resta quella fissata dalla Legge 9 e già seguita per gli ex Ato3: assunzione in Srr e contestuale “cessione” alla MessinaServizi Bene Comune.

Francesca Stornante