L’ordinanza è stata firmata, le discariche siciliane riaprono battenti. Dopo 24 ore di stop per il conferimento dei rifiuti, dopo 24 ore che a Messina sono bastate per ripiombare nell’incubo emergenza, il presidente della Regione Rosario Crocetta ha siglato in serata l’atto che autorizza le discariche siciliane a riaprire i cancelli. Tre nuove ordinanze che non fanno altro che reiterare tutti i provvedimenti straordinari che dal 7 giugno scorso il governatore Crocetta ha sfornato per garantire la gestione rifiuti nell’intera isola. Con diverse ore di ritardo che hanno paralizzato tantissimi Comuni siciliani, le tre ordinanze sbloccano lo smaltimento dei rifiuti e autorizzano di fatto l’attuale status quo fino al prossimo 31 maggio 2017. Dunque altri 6 mesi con lo stesso sistema di gestione rifiuti attuale. Con il fiato sul collo del Ministero dell’Ambiente, con un lunghissimo elenco di prescrizioni da rispettare, ma nella sostanza tutto uguale. Poteri emergenziali. Così come accade ormai da anni, in un’emergenza che è diventata amara normalità.
Messina ha trascorso questa giornata con il fiato sospeso. Ieri mattina i mezzi di Messinambiente sono rimasti fuori dalla discarica di Motta S. Anastasia. Hanno atteso a lungo, poi il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò ha ordinato di tornare indietro con gli autocompattatori di Messinambiente carichi di spazzatura. Lo stop di ieri costerà sicuramente dei disagi, visto che adesso ci sono oltre 200 tonnellate. La raccolta subirà un inevitabile stop, almeno fino a quando i mezzi non saranno svuotati. E così la città si troverà ancora una volta a pagare questo ennesimo ritardo burocratico, lo stesso che a giugno causò l’inizio di un’emergenza che poi, tra tante altre difficoltà, si trascinò per tutta l’estate.
Francesca Stornante