Domani, sabato 25 maggio, torna l’appuntamento annuale con il più grande evento di street photography al mondo: 24hourproject. 24 ore filate, una vera e propria maratona di immagini da condividere (una per ogni ora del giorno) sui principali social network. In questa ottava edizione, il tema sono le donne.
Tutti possono prendervi parte: fotografi professionisti, amatori e semplici curiosi. Con una fotocamera professionale o un semplice smartphone, l’obiettivo è catturare la realtà è diffonderla.
Ai partecipanti viene chiesto di concentrarsi, con le proprie fotografie, sulla condizione umana: “Pensa – viene suggerito – alle emozioni universali, lo humor, l’amore, la tristezza, la gioia, la soddisfazione, il dolore, la solitudine e catturalo in una foto“. Il genere, ovviamente, è la Street Photography.
“Per partecipare, oltre ad avere tanta resistenza fisica e a mettere in conto un bel po’ di sonno che andrà perso, sarà sufficiente iscriversi al sito http://www.24hourproject.org/“, spiega Francesco Algeri, fotografo, da tre anni, “Ambassador” di 24 HourProject per la città di Messina. “Sul sito sarà possibile trovare ulteriori informazioni ed anche un elenco degli “Ambassador” di 24HourProject città per città. Gli Ambassador saranno referenti e potranno dare risposte alle domande a chi fosse interessato, oltre a fornire consigli certamente utili”, prosegue.
Sarà sufficiente scattare foto (da 1 ad un massimo di 24), condividerle sui propri profili o fanpage (Instagram, Twitter, Facebook, Google+ etc…). Le regole sono semplici: va condivisa al massimo una foto ogni ore (24 in tutto) per “documentare, nel medesimo giorno, come vivono le persone di città diverse” usando l’hastag di riferimento: #24HourProject.
In questa edizione focus sprattutto sulle donne: i fotografi coinvolti dovranno documentare storie di donne di tutto il mondo, oltre al racconto della quotidianità della proprio città, come da tradizione. Gli scatti dovranno obbligatoriamente essere realizzati e resi pubblici tutti il 25 maggio, secondo l’orario locale: 24 foto, una all’ora.
Il #24hourproject si ripete oramai da anni e prevede eventi collegati direttamente alle fotografie raccolte durante il giorno stabilito della maratona fotografica.
Nel 2018, per evidenziare alcuni numeri, hanno preso parte alla maratona 4,280 fotografi provenienti da 850 città (tra cui Messina), in rappresentanza di ben 112 Paesi.
Ma il progetto prosegue al di là del singolo giorno: mostre itineranti e un libro ufficiale con le migliori immagini selezionate verranno, infatti, realizzati nel corso del 2019 e il ricavato derivante dalle iniziative collegate sarà devoluto interamente ad organizzazioni no profit, la cui mission è lavorare per garatire maggiore dignità e potere alle donne: Atena in Iran, GES Mujer in Messico, Sacred Valley Health in Perù e She Has Hope in Uganda.
Territori e zone in cui, ancora oggi, violenza e discriminazioni di genere rappresentano una drammatica realtà.
Secondo i dati dell’Onu, nell’ultimo anno, il 70% delle donne di tutto il mondo ha subito un qualche tipo di violenza.
Nel 2017 il materiale raccolto in occasione della maratona (e gli eventi ad essa connessi) è invece servito per sostenere “LesvosSolidarity”, un campo profughi realizzato e gestito a Lesvos (Grecia).
Nel 2018 si è provveduto a supportare un’organizzazione in India, la Shakti Vahini, una ONG la cui mission è lavorare per la tutela dei diritti dei più deboli al fine di dar vita ad una società libera, giusta e fondata sull’uguaglianza.
La partenza della maratona sarà alle 00:00 di giorno 25 maggio (venerdì notte) fino alle 23:59 del medesimo giorno. Buon #24hourproject a tutti!
“Documenting humanity to make a difference”.