“Che la carità operi in noi una trasformazione, ponendosi come stile di vita ed esempio da seguire sempre. Non pensiamo ai bisognosi come destinatari di atti caritatevoli compiuti sporadicamente; bensì questa esperienza deve essere fonte di incontro e condivisione assoluta, non solo materiale, ma soprattutto affettiva”. Papa Francesco, dedica per la giornata mondiale del povero.
Questo è il sentimento che si percepirà sabato 25 novembre, per la XXI edizione italiana della “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, fuori dai 170 supermercati aderenti, dislocati su tutto il territorio messinese.
I volontari che in quel giorno riceveranno le donazioni alimentari, mettendo gratuitamente a disposizione tempo e risorse personali, saranno in tutto 1300 solo a Messina e provincia.
Il loro operato andrà ad integrare quanto il Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo così lo spreco di cibo che ammonta a oltre 66.000 tonnellate già distribuite quest’anno, di queste oltre 7.040.560 chilogrammi solo in Sicilia.
Il Banco Alimentare della Sicilia onlus e il Banco Alimentare della Sicilia Occidentale aiutano 215.133 persone che spaziano dagli 0 anni fino agli over 65, attraverso le 786 strutture caritative convenzionate.
“Il gesto della raccolta alimentare per il banco ―dichiara l’Arcivescovo di Messina, Monsignor Giovanni Accolla ― che viene svolta in tutto l’anno, diventa occasione di missione di vita e incontro con Dio, lì dove Lui si fa cibo per sfamare i più bisognosi. Evitando gli sprechi si può essere caritatevoli verso chi ha bisogno. Ringrazio sentitamente tutti i volontari e i donatori che si prodigheranno in questa giornata. Mi auguro che i messinesi non si tirino indietro rispondendo attivamente e facendo sì che la raccolta sia proficua”.
Da qui l’invito a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare con rinnovato impeto, donando una parte della propria spesa a chi ha bisogno. In questi 20 anni questo gesto di carità è diventato quello più partecipato in Italia, nel 1996 erano 14.800 i volontari coinvolti, oggi oltre 145.000, con più di 5.500.000 donatori l’anno scorso.
“I casi della vita a volte ci rendono dimentichi nei confronti di chi più debole; la carità deve diventare stile di vita gratuito, senza doppi fini ―tiene a precisare Sebastiano Catalano responsabile provinciale dell’iniziativa― e atto che produce amore e felicità. Che tu sia Cristiano o meno, quello che conta è aiutare il prossimo poiché sono tantissime le persone che silenziosamente soffrono la fame”.
L’incontro di presentazione alla città della XXI Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, oltre alla splendida testimonianza di chi, come Citta Battaglia si impegna ogni giorno nel sociale da diversi decenni profondendo impegno e condivisione continua, è stato dedicato a Giovanna Filippa Saglimbeni. Scomparsa improvvisamente l’estate scorsa, aveva speso la propria vita e famiglia dedicandola ai più bisognosi, arrivando a mettere a disposizione il mezzo da lavoro del marito, dipendente di radio taxy jolly, per trasportare le derrate alimentari donate dai cittadini.
“Amore e condivisione, significa fare qualcosa per qualcuno senza aspettarsi nulla in cambio ―testimonia Padre Giuseppe Brancato direttore della Caritas Diocesana ―guidati dallo Spirito Evangelico. La macchina che si metterà in moto sabato prossimo, deve avere questo semplice ma efficace principio di fondo; perché la carità deve essere perpetua come l’Amore di Dio nei nostri confronti. Il donare deve essere immagine e somiglianza di Dio e deve riuscire a creare rapporti solidi e duraturi nel tempo, in una società oggi definita come liquida”.
La colletta quindi deve diventare atteggiamento d’amore e momento di aggregazione collettiva; volta non solo ad aiutare chi necessita di sfamarsi, ma anche fonte di arricchimento plurilaterale del cuore.
Grazia Di Mauro