La rivoluzione dei servizi sociali può attendere: rinviati gli Stati generali di Mantineo

Doveva essere l’appuntamento clou per quella tanto decantata riorganizzazione dei servizi sociali che ad oggi rimane solo uno slogan dell’amministrazione Accorinti. In questo fine settimana si dovevano celebrare gli Stati generali voluti dall’assessore Nino Mantineo, quel percorso avviato lo scorso mese di gennaio in pompa magna e che nelle intenzioni avrebbe dovuto portare ad una revisione totale dei servizi sociali dopo alcuni mesi di confronto e dialogo con tutti gli attori, pubblici e privati, che operano nel terzo settore. Le date erano già state fissate: 10 e 11 aprile. Doveva essere il momento di sintesi del percorso, due giornate di confronto e di studio per dare vita e condividere un documento conclusivo che raccoglie le linee guida del welfare cittadino per il prossimo triennio. Doveva essere. E invece? Tutto rinviato. Lo ha annunciato oggi lo stesso assessore Mantineo che ha posticipato gli Stati generali ai prossimi 28 e 29 maggio, motivando questa scelta con la necessità di andare avanti con le interlocuzioni con il mondo delle istituzioni, dell’economia, del lavoro e del terzo settore.

“L’esigenza di conciliare il proseguimento di questo impegnativo percorso con la necessità di non trascurare la normale azione amministrativa non ha consentito di concludere la fase del confronto con il nutrito elenco degli stakeholders in calendario. Il rinvio a una nuova data del confronto pubblico, finalizzato all’elaborazione di una nuova piattaforma politico organizzativa del welfare comunale e alla valorizzazione delle proposte dei singoli stakeholders, consentirà non soltanto di portare a termine la fase degli incontri programmati ma anche di raccogliere le proposte concrete da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo partecipativo. E’ nostra intenzione – ribadisce Mantineo – proseguire questi incontri, perché da tutti ci aspettiamo progetti concreti che possano fare parte della piattaforma di proposte che segnino la nuova stagione del welfare cittadino, e per tale motivo riteniamo necessario fissare un nuovo appuntamento con la città per offrire gli esiti del percorso avviato”.

Mantineo e il suo nutrito gruppo di esperti che in questi mesi ha lavorato sugli Stati generali hanno deciso di prendere altro tempo, e mentre l’amministrazione comunale pensa alla Multiservizi e ad inserire anche la gestione di questo settore nel calderone della nuova società che accentrerà al suo interno anche rifiuti, acqua e trasporto pubblico, l’assessore è deciso ad andare avanti in questo percorso che sta mettendo insieme i contributi di quanti più soggetti possibile per giungere alla soluzione più rispondente alle esigenze della città.

Dubbi e perplessità, in questi mesi, sono stati espressi da più parti. In tanti hanno contestato l’iniziativa degli Stati generali, arrivati dopo un anno e mezzo di amministrazione che nel frattempo ha operato in netta continuità con il passato. Gli ultimi bandi con cui sono stati affidati i servizi sociali hanno riproposto i problemi di sempre, dalle gare vinte con 100% di ribassi che quasi sempre producono conseguenze drammatiche per lavoratori e utenti, esuberi e posti di lavoro che sono andati persi.

Durissimi sono stati i giudizi sugli Stati generali arrivati da sindacati e associazioni che hanno visto in questa iniziativa un altro escamotage per continuare a discutere, a studiare, senza passare dalla teoria alla pratica. La Fp Cgil definì gli Stati generali come “l’ennesima bufala, una nuova occasione per dare fiato alla bocca senza alla fine riuscire a produrre nessun fatto concreto”. L’Orsa ha ricordato che “se i contributi dati fino ad oggi all’amministrazione fossero stati ascoltati e resi concreti forse non ci sarebbe stato bisogno di celare dietro un titolo altisonante il nulla posto in essere in termini di cambiamento”. La Cisl Fp non esitò a parlare di lacune e pressapochismo dell’amministrazione edi incapacità di mettere ordine all’intero sistema dei servizi sociali. E per Cittadinanzattiva gli Stati generali si presentavano come “pura e semplice demagogia, una grande mistificazione”. E oggi si assiste ad un rinvio che inevitabilmente fa correre subito il pensiero a valutazioni negative sull’operato dell’assessorato retto da Mantineo. Lo hanno puntualizzato anche oggi in Consiglio comunale Daniela Faranda, Libero Gioveni e la presidente della commissione Servizi Sociali Donatella Sindoni che, avendo appreso di questo rinvio, chiedono chiarezza e contezza di quanto prodotto sino ad oggi, alla luce dei progetti che nel frattempo l’amministrazione mette in cantiere e delle costanti difficoltà del settore dei servizi sociali.

Per l’assessore invece “la prosecuzione dei lavori certamente permetterà a tutti di dare il proprio contributo così come si addice ad un vero percorso partecipativo. L’attivazione inoltre del sito https://statigeneralideiservizisocialimessina.wordpress.com/ e delle pagine Facebook https://www.facebook.com/statigeneralideiservizisocialimessina?ref=hl e del profilo twitter https://twitter.com/StatiGeneraliME?lang=it, rappresentano inoltre un ulteriore spazio di confronto e di condivisione”.

Da una prima sintesi dei risultati degli incontri ad oggi effettuati, spiega Mantineo, si rileva l'attuazione di un percorso partecipato, avviando, nell'ottica di promuovere un welfare comunitario e delle opportunità, un ciclo di incontri con i diversi attori sociali e istituzionali, per arrivare con maggiore consapevolezza, condivisione, impegno e senso di responsabilità, agli stati generali dei servizi sociali. Diverse le linee di riflessione principali emerse negli incontri: esigenza di discontinuità con il passato nel modo di pensare e organizzare i servizi sociali, separazione tra politiche per il welfare, tra aree, tra assessorati e conseguente frammentarietà degli interventi, bisogno di trasparenza sull’erogazione e fruizione dei servizi, distanza tra cittadini e servizi, difficoltà nell’accesso alle informazioni e ai servizi, inadeguata attribuzione di risorse e le scelte strategiche di visione e di conseguente organizzazione.

Specifiche per il settore dei Servizi Sociali, si rilevano la revisione del modello organizzativo del Dipartimento, attraverso l’istituzione dell’Ufficio di Servizio sociale; una chiara articolazione e distinzione dei ruoli e delle responsabilità amministrative e tecniche di assistente sociale; la dotazione di strumenti adeguati per la creazioni di reti informatiche; l’adozione di metodologie di lavoro codificate e proceduralizzate; la chiara mappatura dei servizi erogati e dei suoi beneficiari; l’applicazione sistematica del processo di “valutazione” della qualità dei servizi resi; il decentramento dei servizi sul territorio e l'istituzione di presidi di cittadinanza, anche attraverso il contributo del terzo Settore.

“Non è in discussione – conclude l'assessore Mantineo – la questione ''Servizi Sociali'' ma l’architettura del welfare nella città di Messina che chiama in gioco tutti i settori e implica l’integrazione delle politiche per disegnare un nuovo volto del benessere, a partire dalle situazioni più difficili e dalle persone con minori opportunità. Costruire e partecipare al welfare municipale, equivale a contribuire ad un 'sistema complesso che richiede una architettura altrettanto articolata che superi la logica emergenziale”.

Francesca Stornante