Sono uno dei precari/stagionali del Consorzio Autostrade Siciliane che da più di una settimana stanno occupando, h24, la loro sala riunione, e di cui la Vostra Testata ha pubblicato anche articoli.
Dopo alcuni giorni dall’inizio dell’occupazione abbiamo avuto un incontro con Assessore e Vertici del CAS, (dopo tante richieste) durante il quale sono stati individuati dei punti da approfondire al fine di poter risolvere, speriamo definitivamente e positivamente, questa vertenza che per alcuni ha avuto inizio 20 anni fa e per altri 30.
Ogni giorno, tra chi è in occupazione e chi a casa, in attesa di dare il cambio, si inviano messaggi e foto dei momenti che caratterizzano queste giornate.
In una di queste foto c’erano colleghi e colleghe (so che “colleghi” racchiude entrambi i sessi, ma ritengo giusto e rispettoso specificarli) che si apprestavano a trascorrere la notte, chi su una sdraio, chi nel sacco a pelo. Sorridevano, ovviamente non di felicità, ma a me, nel vederli, è caduta una scure di tristezza addosso…. Ad un’età che parte dai 50 anni, non a casa nei loro letti e con i loro cari, come dovrebbe essere, ma in quella situazione di “orgogliosa umiliazione” a reclamare un diritto: il lavoro.
E’ assurdo che in un Paese civile si debba ricorrere a tali forme di protesta per tentare di essere ascoltati. Mi piacerebbe sapere come si sentirebbero coloro che ci hanno portati a questa situazione nel vedere quelle immagini.