Oltre alla nuova società dei rifiuti la giunta Accorinti ha “partorito” anche la rimodulazione del piano di riequilibrio. il segretario/direttore Antonio Le Donne fa sapere che l’esecutivo ha votato pure un atto d’indirizzo per rinforzare le entrate a beneficio del Piano e del bilancio.
Il provvedimento di correzione della manovra decennale è già stato inviato al Collegio dei revisori dei conti, che dovrà esprimere parere obbligatorio ma non vincolante, e solo successivamente potrà arrivare in Consiglio Comunale per la definitiva adozione .
Il tempo a disposizione per far approdare il documento finanziario in Aula è molto breve, perché i termini di legge scadono martedì 30 settembre. Entro quella data la correzione della manovra finanziaria decennale, la cui ultima versione è stata approvata il 28 febbraio 2015 , dovrà essere sulla scrivania della Commissione ministeriale che si occupa del Piano di Riequilibrio del Comune di Messina .
A palazzo Zanca inizia quindi l’ennesima corsa contro il tempo, con i consiglieri che si ritroveranno tra le mani all’ultimo momento una delibera fondamentale per il destino dell’ente e della città. La procedura di riequilibrio tiene infatti vive le ultime speranze di poter salvare il Comune di Messina dal default. I ritardi registrati anche in questa occasione dovranno essere recuperati con un vero e proprio tour del force da parte dei revisori e dei consiglieri . Non a caso, durante la Conferenza dei capigruppo – che si è praticamente tenuta contestualmente alla riunione di giunta – e dunque prima di apprendere dell’avvenuta approvazione della delibera sulla rimodulazione , il capogruppo del Pdl, Pippo Trischitta, aveva proposto di diffidare sindaco ed assessori ad approvare l’atto nel giro di 24 ore al fine di inviarlo immediatamente all’Organo di revisione.
Con l’approvazione da parte della giunta diffida viene automaticamente a cadere , ma il percorso resta comunque irto di ostacoli. Il principale: il poco tempo a disposizione per approfondire tutti gli aspetti della rimodulazione partorita dalla giunta Accorinti. (DLT)