“Siamo assolutamente soddisfatti del finanziamento ottenuto, pari a 5 milioni di euro, per i lavori di adeguamento sismico dei viadotti denominati O e P di Giostra”. Lo dicono il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello.
“Grazie alla disponibilità del ministro Matteo Salvini e del senatore Nino Germanà siamo riusciti – proseguono – a dare priorità ad un’opera strategica per il sistema complessivo della mobilità di Messina, la cui attività tecnico-amministrativa iniziata con l’Amministrazione De Luca, si è completata con la Giunta Basile”.
Le due rampe sono state collaudate nel 2009 e potevano essere aperte, teoricamente, dal 31 luglio 2017, cioè da quando è stata aperta l’uscita di Giostra. Era in carica la giunta Accorinti, quelle rampe non aprirono e nessuno ne seppe spiegare il motivo. A luglio 2018 il subentro della giunta De Luca e dovette passare un altro anno e mezzo, gennaio 2020, perché ne fosse finalmente disposta l’apertura.
Le rampe non aprono neanche in quel momento ma stavolta un motivo c’è: meglio approfondire e ispezionare le opere collaudate nel lontano 2009, perché sembrano esserci dei problemi. A maggio 2020 una prima risposta: servono lavori; quindi l’affidamento di una perizia per capire che tipo di lavori e i soldi necessari. Tutto confermato in modo definitivo a settembre 2020: le rampe hanno difetti di costruzione.
“Per definire le linee di interventi da perseguire e quantificarli, è stato redatto uno studio di fattibilità tecnico–economica con l’obiettivo di produrre una ottimizzazione dei costi per l’apertura della viabilità – dice Mondello – anche nell’ottica di un adeguamento sismico della struttura. Inoltre è apparso evidente che l’apertura dei viadotti comporta la sostituzione di parte degli appoggi che risultano danneggiati o erroneamente montati, per cui nell’ottica di una notevole spesa per il sollevamento degli impalcati, si è valutata la possibilità di sostituire il sistema di appoggi con un sistema di isolamento sismico della struttura, considerati i benefici che ne derivano sulle sottostrutture e quindi gli interventi per adeguare la struttura alla nuova normativa Ntc (Norme tecniche per le costruzioni, ndr) 2018”.
A febbraio 2023 l’annuncio del finanziamento, smentito un mese dopo. Sono passati altri due mesi e ora l’annuncio di un nuovo finanziamento.
“Allo stato attuale è indispensabile accelerare per avere l’infrastruttura in esercizio nel più breve tempo possibile. Bisogna non guardare solo ed esclusivamente alla realizzazione del Ponte – concludono il sindaco Basile e il vicesindaco Mondello – ma a tutto ciò che deve avvenire attorno ad esso con particolare attenzione a quelle opere con rilevante ricaduta sulla nostra città”.