Cronaca

5 milioni per le rampe Giostra e Annunziata, ecco il decreto

MESSINA – 5 milioni per le rampe Giostra e Annunziata. Un provvedimento già annunciato e ora c’è il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Collaudate nel 2009, le rampe non sono mai state aperte e ora servono nuovi lavori per il collegamento diretto da e verso la galleria San Jachiddu.  5.000.000 euro per il completamento e la messa in sicurezza idrogeologica e sismica dei viadotti  “O” e “P”. La notizia del decreto è data dal senatore messinese Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega al Senato e segretario in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama, e dal deputato Giuseppe Laccoto, presidente della commissione Salute all’Assemblea regionale siciliana.

La lunga attesa per l’apertura delle rampe

Le due rampe sono state collaudate nel 2009 e potevano essere aperte, teoricamente, dal 31 luglio 2017, cioè da quando è stata aperta l’uscita di Giostra. Era in carica la giunta Accorinti, quelle rampe non aprirono e nessuno ne seppe spiegare il motivo. A luglio 2018 il subentro della giunta De Luca e dovette passare un altro anno e mezzo, gennaio 2020, perché ne fosse finalmente disposta l’apertura.

Le rampe non aprono neanche in quel momento ma stavolta un motivo c’è: meglio approfondire e ispezionare le opere collaudate nel lontano 2009, perché sembrano esserci dei problemi. A maggio 2020 una prima risposta: servono lavori; quindi l’affidamento di una perizia per capire che tipo di lavori e i soldi necessari. Tutto confermato in modo definitivo a settembre 2020: le rampe hanno difetti di costruzione.

“Un’infrastruttura decisiva per la ricaduta su Messina”

In precedenza, sull’importanza dell’opera di completamento si erano espressi il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello, con attenzione all’aspetto dell’adeguamento sismico: “Risulta indispensabile accelerare per avere l’infrastruttura in esercizio nel più breve tempo possibile. Bisogna non guardare solo ed esclusivamente alla realizzazione del Ponte ma a tutto ciò che deve avvenire attorno ad esso, con particolare attenzione a quelle opere con rilevante ricaduta sulla nostra città”.