“Un custode è chi si prende cura di qualcuno, di qualcosa. E’ chi ha cura di tutto ciò che è prezioso, ed ognuno di noi è prezioso”. Anche nelle situazioni più difficili, nelle realtà più problematiche, incontrare chi sa guardare ciò che c’è dentro può fare la differenza tra la resa e la rinascita.
Ed è proprio con questo spirito che è nato Custodilab ed in quest’ambito il progetto #CustodiBag. A raccontarlo sono gli operatori dell’associazione Hic et Nunc che in quest’azione di welding sociale hanno messo in un anno “anima, cuore e tempo”. #CustodiBag è una “piccola” sartoria nelle dimensioni, “grande” negli obiettivi. Cinque donne coordinate da una tutor diplomata in moda, armate di entusiasmo, determinazione e speranze, dal marzo 2019 apprendono l’arte del cucito e acquisiscono competenze sartoriali.
Nel laboratorio all’interno del Parco Sociale Forte Petrazza a Camaro realizzano borse, grazie anche all’ausilio di strumenti adeguati e macchine da cucire industriali. Le #CustodiBag, le borse dei “custodi” sono realizzate in juta riciclata e sono disegnate e create dalle cinque prime donne che hanno aderito al progetto, seguite sin dal primo giorno da Melania Salpietro. Ogni pezzo singolo è un traguardo personale, è la voglia di queste messinesi di rimettersi in gioco, di scoprire i propri talenti e coltivarli.
“Il disagio a Messina non è solo abitativo- spiegano Luca Nicotra e Cristiano Boncordo, che insieme a Nicola Currò ed Annalisa Parisi portano avanti il progetto CustodiLab- Molte volte è da lì che nasce il primo disagio, poi però la mancanza di un’abitazione vera, di un lavoro, porta a forme di emarginazione e povertà di vario genere. Attraverso il progetto Capacity, a Fondo Saccà, abbiamo avuto modo d’incontrare mamme, sorelle, figlie, mogli, che avevano davvero tanta voglia di impegnarsi, mettersi in gioco e lasciare una situazione di disagio. Così se da un lato siamo riusciti con l’associazione Hic et Nunc a dare risposte sul fronte abitativo, dall’altro abbiamo provato ad accompagnarle in un percorso di cambiamento di stili di vita”.
Il progetto, che è stato finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito di “Stand by you”, ha visto l’apporto del Comune, attraverso il prezioso aiuto delle assistenti sociali che hanno incontrato numerose donne da inserire nel laboratorio. E’ una sinergia nel territorio che punta a far sì che ogni persona coltivi autonomia ed autostima, apprenda competenze e scopra anche una parte di sé troppo spesso soffocata da problemi di ogni genere.
“Abbiamo iniziato con 5 donne, che due volte la settimana s’impegnano nel laboratorio e vedere la loro partecipazione è bellissimo. A settembre abbiamo organizzato anche una festa, c’erano i familiari, gli amici. E’ così che si costruisce una comunità. Per loro è importante venire, incontrarsi, realizzare le borse, stare insieme, imparare un’arte, un mestiere”.
La tutor Melania Salpietro ha iniziato con l’ABC del cucito per poi passare allo studio dei tessuti, ai metodi per togliere le macchie. Un passo alla volta e le borse sono tutte in materiale riciclato grazie anche al supporto di alcune aziende nell’ambito della torrefazione (la Soadi Sas e la Caffè Barbera) che forniscono i sacchi di juta. E’ un inizio importante, anche perché quel che conta di più per i volontari dell’associazione Hic et Nunc, non è la possibilità solo di “vendere” le #CustodiBag, quanto innescare quel cambiamento che trasforma davvero la vita di una persona e poi di una famiglia e poi di una comunità.
“Abbiamo seguito molte famiglie con Capacity ed è stato bellissimo vedere come ogni nucleo familiare avesse voglia di realizzare qualcosa di proprio. Noi davamo la possibilità di un 7%% di finanziamento per l’acquisto di una casa, loro mettevano il resto. Ma il fatto più importante è che questa casa non è del Comune, ma è loro. Seguire le famiglie in questi percorsi è stato emozionante. Allo stesso modo per noi è importante la narrazione del laboratorio di borse, raccontare quel che c’è dietro e soprattutto quel che c’è davanti per le donne che hanno deciso di partecipare”.
Il prossimo obiettivo è l’acquisto di apparecchiature industriali per poter migliorare la realizzazione delle borse ma soprattutto per dare alle partecipanti la possibilità di acquisire competenze e tecniche che le porteranno a “camminare” con i propri sogni.
Intanto un primo traguardo è stato raggiunto: #CustodiBag è stato premiato come la migliore idea progettuale in Italia dall’associazione Life. In meno di un anno è stata davvero una grande soddisfazione. I “custodi” vanno avanti, ci sono progetti che riguardano gli studenti, per far scoprire pezzi di storia e d’identità messinese, per dare voce al disagio nascosto di altre fasce d’età, quelle dei giovani che non studiano e non lavorano (i neet). Avere cura è un passaggio, è dare modo al “tesoro” che si custodisce di non appassire.
IL VIDEO DI #CUSTODIBAG