Politica

7 giorni tra De Luca, “Schifani padre nobile”, Pd e Ars da rifondare

di Marco Olivieri

7 GIORNI D’ORDINARIA FOLLIA – Dimentichiamo il Cateno De Luca amministratore, di sicuro capace, e concentriamoci sul leader di Sud chiama Nord come showmen della politica in salsa siciliana. Nei 7 giorni d’ordinaria folllia, il podio spetta a lui con la dichiarazione del presidente Schifani come “padre nobile”. Basta “Banda Bassotti”, accuse pesantissime e “vecchi della politica” da mandare in soffitta. L’idillio tra Sud chiama Nord e il centrodestra proseguirà e, come ha annunciato l’eurodeputato Marco Falcone a Tempostretto, De Luca (“se lo vorrà”) avrà un ruolo di rilievo.

Pertanto, chissà, verrà un giorno in cui gli “apostoli” di ScN e gli ex rivali Siracusano, Germanà (“un amico” per il deputato Gallo), Gioveni, Oteri e tanti altri si terranno per mano in un comizio? La politica non ha smesso di stupirci. Ma quello che manca è una dimensione ideologica sana, nel senso di idee radicate e di uomini e donne che incarnino quelle posizioni.

L’approccio “post ideologico” rivendicato da De Luca ci convince poco perché non sono invecchiate le grande idee di fondo, seppure da aggiornare al tempo dell’intelligenza artificiale, ma gli schemi e gli attori dell’attuale politica. E le porte girevoli, con il caso clamoroso di Caterina Chinnici dal centrosinistra al centrodestra, minano qualsiasi credibilità agli occhi dell’opinione pubblica. E non a caso ci si rifugia nell’astensionismo.

L’Ars senza credibilità e il Pd siciliano deve essere rifondato

A proposito di credibilità, l’Assemblea regionale siciliana è ai minimi storici perché ormai il re è nudo. Il modello discrezionale con cui si elargiscono i fondi, “premiando” il protagonismo dei deputati, non è accettabile. Tutto il sistema regionale, soprattutto in una Regione a statuto speciale, andrebbe seriamente messo in discussione. Nel frattempo, chi sta all’opposizione dovrebbe cercare di essere più incisivo a lunga distanza.

In particolare, non si sa che cosa aspetti il Partito democratico in Sicilia a fare tabula rasa e a ripartire con efficacia e figure più rappresentative. Il vuoto della politica genera mostri. E, in tutta Europa, quando manca un approdo affidabile, il malcontento e la rabbia trovano sponde pericolose. Se i partiti continueranno a chiudersi nei Palazzi, arriverà un giorno qualcuno che, con il consenso popolare, li spazzerà va. E non è detto che sarà un processo democratico.

Ecco perché serve una proposta politica all’altezza degli enormi problemi sociali ed economici. Ma di questa, ancora, non c’è traccia. Aspettare stanca.

Buona domenica e buona vigilia di Epifania.