E’ la strage più grave dal dopoguerra quella avvenuta a largo della Libia sabato notte, con 700 persone decedute nel Mediterraneo. MSF: “Operazioni di soccorso e canali umanitari subito”. A Palermo lutto cittadino
Ancora stragi. Sono 700 le persone morte nell’ennesimo naufragio nel Mediterraneo. E’ l’ecatombe più grave dalla seconda guerra mondiale, strappando così il primato alla strage del 3 Ottobre di Lampedusa del 2013, in cui persero la vita quasi 400 persone. Imponenti le operazioni di soccorso, ormai tristemente protratte in queste ore in operazioni di recupero dei corpi. Solo qualche decina sono stati recuperati, mentre sono meno di 30 i superstiti. Alcuni di loro, insieme alle prime salme, già da ieri sera hanno fatto rotta verso il porto di Catania. A Palermo, il sindaco Orlando ha proclamato una giornata di lutto cittadino.
Sono oltre 20mila le persone morte nel Mediterraneo dalla fine degli anni ’90 ad oggi. Praticamente il bilancio di una sanguinosissima guerra. Solo nel 2014, nonostante l’operazione Mare Nostrum, secondo le agenzie internazionali e le Ong più affermate, ben 4mila persone hanno perso la vita in mare, e si parla solo delle morte accertate, che nei fatti saranno state, di conseguenza, molte di più. Solo nell’ultima settimana più di 11.000 persone hanno rischiato la vita per attraversare il Mediterraneo, con oltre mille morti stimati.
“Stiamo scavando una fossa comune nel Mediterraneo. E la responsabilità è delle politiche europee, che di fronte a migliaia di disperati che cercano protezione sul continente chiudono le frontiere costringendoli a rischiare la vita in mare. Non c’è più tempo per pensare, dobbiamo salvare queste vite” – ha dichiarato Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere (MSF) – “Gli stati membri devono ripristinare subito operazioni di ricerca e soccorso, che includano azioni proattive di ricerca il più vicino possibile alle coste libiche. Gli sforzi attuali evidentemente non bastano. Purtroppo questa tragedia è solo all’inizio ma può e deve essere fermata”. Di fronte al dramma dei rifugiati, le barriere che tenta di alzare l’Europa non sono solo colpevoli, ma anche inutili: “Settecento morti in un giorno sono i numeri di una guerra, una catastrofe umanitaria che è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma l’Europa non fa nulla per fermarla. Per questo scenderemo in mare in prima persona per salvare quante più vite possibile” – continua Loris De Filippi, – “Solo aprendo canali legali e sicuri per raggiungere protezione in Europa potremo evitare altre migliaia di morti in mare. Ma come organizzazione medico-umanitaria non possiamo più aspettare.”
A partire da maggio, MSF avvierà per la prima volta attività di ricerca e soccorso in mare, anche in collaborazione con il Moas. Un’operazione decisa in via straordinaria per far fronte al drammatico aumento di persone recuperate – e decedute – quest’anno nel Mediterraneo. Per MSF la situazione attuale è una crisi umanitaria creata dalle politiche europee. All’Europa, e al governo italiano, MSF chiede vie legali e sicure perché le persone in cerca di protezione possano raggiungere il continente, il ripristino di attività di ricerca e soccorso in mare e piani di emergenza per garantire sempre adeguate condizioni di accoglienza. Questi gli obiettivi della campagna #Milionidipassi che MSF dedica alle persone in fuga, con un appello all’opinione pubblica e ai governi perché venga garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita.
Oltre la cronaca e l’appello delle associazioni umanitarie, di fronte a un dramma tanto incommensurabile e ancora più grave perché annunciato e preceduto da tutti quei piccoli olocausti ormai quotidiani nel Mediterraneo, che fanno di questo mare il più tragico cimitero della storia, scegliamo il silenzio, non riportando il valzer di commenti e piagnistei interpretato, come da copione ormai, da istituzioni e politici. Ci atteniamo, per rispetto delle vittime e del nostro personale dolore, al motto di Vonnegut che in Mattatoio n°5 rivelava che “non c’è nulla di intelligente da dire dopo un massacro”.
Eleonora Corace
“chiudono le frontiere”.
Ma questo signore si rende conto di quello che dice?
Di clandestini illegali in Italia ne arrivano almeno 1000 al giorno.
E queste sarebbero frontiere chiuse?
Io parlerei di frontiere colabrodo.
Cosa vorrebbe questo signore?
Che si organizzassero dei charter per andare a prenderli a casa loro?
Ci dica, piuttosto, a quanto ammontano i denari che le organizzazioni come la sua ricevono dallo stato italiano.
Mentre si spendono milioni di euro per assistere i clandestini, i pensionati italiani sono costretti a rubare per potere mangiare, i malati di cancro devono pagare i farmaci ed i pronto soccorso scoppiano per l’afflusso continuo di rom e clandestini che vengono curati a spese della collettività
George.
“chiudono le frontiere”.
Ma questo signore si rende conto di quello che dice?
Di clandestini illegali in Italia ne arrivano almeno 1000 al giorno.
E queste sarebbero frontiere chiuse?
Io parlerei di frontiere colabrodo.
Cosa vorrebbe questo signore?
Che si organizzassero dei charter per andare a prenderli a casa loro?
Ci dica, piuttosto, a quanto ammontano i denari che le organizzazioni come la sua ricevono dallo stato italiano.
Mentre si spendono milioni di euro per assistere i clandestini, i pensionati italiani sono costretti a rubare per potere mangiare, i malati di cancro devono pagare i farmaci ed i pronto soccorso scoppiano per l’afflusso continuo di rom e clandestini che vengono curati a spese della collettività
George.
ORA BASTA BLOCCATELI NON SI DEVONO NEMMENO FAR PARTIRE DA LA SI POSSONO AIUTARE SUL POSTO MA NON FARLI ENTRARE IN ITALIA SONO PIU’ DI NOI E LORO CI BUTTERANNO PURE FUORI DAL NOSTRO PAESE E GUERRA TRA POVERI…. SIAMO UN UNIONE EUROPEA OGNUNO SI PRENDE LE SUE RESPONSABILITA… DEVONO ESSERE AIUTATI BENE GIUSTO MA NEL SUO PAESE BLOCCARE LA GUERRA MANDARE GLI ESERCITI MA NON FARLI ENTRARE IN ITALIA BASTA BASTA BASTA NOI ABBIAMO ANCHE BISOGNO DI AIUTO TRA LA DISOCCUPAZIONE TRA LE TASSE TRA LORO PER STRADA A INSEGUIRTI PERCHE’ VOGLIONO SOLDI DICO MA DOE SI DEVE ARRIVARE OGNUNO STIA A PROPRIO POSTO E BASTA
ORA BASTA BLOCCATELI NON SI DEVONO NEMMENO FAR PARTIRE DA LA SI POSSONO AIUTARE SUL POSTO MA NON FARLI ENTRARE IN ITALIA SONO PIU’ DI NOI E LORO CI BUTTERANNO PURE FUORI DAL NOSTRO PAESE E GUERRA TRA POVERI…. SIAMO UN UNIONE EUROPEA OGNUNO SI PRENDE LE SUE RESPONSABILITA… DEVONO ESSERE AIUTATI BENE GIUSTO MA NEL SUO PAESE BLOCCARE LA GUERRA MANDARE GLI ESERCITI MA NON FARLI ENTRARE IN ITALIA BASTA BASTA BASTA NOI ABBIAMO ANCHE BISOGNO DI AIUTO TRA LA DISOCCUPAZIONE TRA LE TASSE TRA LORO PER STRADA A INSEGUIRTI PERCHE’ VOGLIONO SOLDI DICO MA DOE SI DEVE ARRIVARE OGNUNO STIA A PROPRIO POSTO E BASTA
FINIAMOLA ,NON E’ TEMPO DI SCHERZARE .SPENDONO OLTRE 5 MILA DOLLARI PER LA TRAVERSATA, PERCHE’ NON LI UTILIZZANO NEI LORO PAESI PER FARE QUALCOSA DI UTILE INVECE DI ARRICCHIRE I MERCANTI?
FINIAMOLA ,NON E’ TEMPO DI SCHERZARE .SPENDONO OLTRE 5 MILA DOLLARI PER LA TRAVERSATA, PERCHE’ NON LI UTILIZZANO NEI LORO PAESI PER FARE QUALCOSA DI UTILE INVECE DI ARRICCHIRE I MERCANTI?
Bisogna fermare tutto questo. Fermare sia i morti in mare che questo flusso migratorio ormai insostenibile. Come già sottolineato, gli italiani in difficoltà vengono penalizzati a favore di queste persone, certamente povere e disperate. Quanti di questi immigrati troveranno lavoro regolare e si manterranno da soli? Quanti resteranno nella legalità? Stiamo rischiando il collasso, che è là in fondo davanti a noi. Basta morti e basta immigrazione clandestina.
Bisogna fermare tutto questo. Fermare sia i morti in mare che questo flusso migratorio ormai insostenibile. Come già sottolineato, gli italiani in difficoltà vengono penalizzati a favore di queste persone, certamente povere e disperate. Quanti di questi immigrati troveranno lavoro regolare e si manterranno da soli? Quanti resteranno nella legalità? Stiamo rischiando il collasso, che è là in fondo davanti a noi. Basta morti e basta immigrazione clandestina.
abbiamo paura, diciamolo pure. Paura di perdere il privilegio che la storia ci ha regalato: 70 anni senza guerra! non c’è alcun modo per risolvere il problema, non lo avete capito? Non si possono impedire gli imbarchi dai siti di partenza perché avvengono in stati sovrani che non si possono occupare senza dichiarare guerra; non si possono impedire gli sbarchi perché sono esseri umani. Che volete farci? nulla, non si può fare nulla. E se non li accoglieremo integrandoli prima o poi ci faranno un mazzo così. Loro hanno la rabbia dentro ed hanno fame, i nostri figli giocano alla play station, chattano a tinchitè e pretendono le hogan.
abbiamo paura, diciamolo pure. Paura di perdere il privilegio che la storia ci ha regalato: 70 anni senza guerra! non c’è alcun modo per risolvere il problema, non lo avete capito? Non si possono impedire gli imbarchi dai siti di partenza perché avvengono in stati sovrani che non si possono occupare senza dichiarare guerra; non si possono impedire gli sbarchi perché sono esseri umani. Che volete farci? nulla, non si può fare nulla. E se non li accoglieremo integrandoli prima o poi ci faranno un mazzo così. Loro hanno la rabbia dentro ed hanno fame, i nostri figli giocano alla play station, chattano a tinchitè e pretendono le hogan.