Da zero a cento in pochi secondi. In autostrada sarebbe una velocità normale, in una strada del centro città diventa molto pericoloso. C’è chi non lo comprende, non è il primo caso di “gara” in centro urbano, con tanto di video sui social, per mostrare la propria intelligenza.
Il risultato? Nell’ultimo caso è andata bene ma in passato ci sono stati anche incidenti mortali. La scorsa settimana un giovane è stato denunciato, ha ricevuto una multa di 116 euro e la decurtazione di cinque punti dalla patente.
Ma non sarà il rischio di una denuncia o di una multa a impedire che certe idiozie si ripetano. Visto che alcuni cittadini non ci arrivano da soli, certi comportamenti pericolosi vanno fisicamente impediti. E’ una contromisura che vale per tante situazioni, non solo questa.
Ad esempio lì dove c’è la possibilità di parcheggiare in doppia fila o davanti agli scivoli il messinese lo farà e non sarà il rischio di una multa a farlo desistere, continuerà a farlo. Non è una nostra prerogativa, succede anche in altre parti d’Italia e d’Europa, lì dove si è capito che bisogna agire alla radice.
L’ampliamento dei marciapiedi ad alcuni angoli del centro città, con tanto di paletti per impedire di salirci sopra, è stato un primo buon intervento, nonostante a volte ci sia chi riesca lo stesso ad inventarsi un parcheggio creativo. Ma va replicato in molti altri incroci e il bando da 5 milioni pubblicato a dicembre va proprio in questa direzione.
Anche per ridurre la velocità degli automobilisti, e quindi potenziali pericoli, servono interventi strutturali. In via 24 maggio, ad esempio, sono stati realizzati due dossi permanenti, che obbligano a rallentare, in corrispondenza di attraversamenti pedonali. Da quando qualche anno fa sono state realizzate le rotatorie sulla Strada Panoramica dello Stretto, il tasso d’incidentalità è molto diminuito.
In via Garibaldi, invece, i dossi sono stati posizionati solo temporaneamente e poi rimossi. E’ vero che il codice della strada prescrive che “ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso” e che la Direttiva del 24 ottobre 2000 del Ministero dei lavori pubblici prescrive che “i dossi lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso devono essere rimossi”.
Ma, in questo caso, sarebbe bene ripristinare i cordoli per le corsie preferenziali, risolvendo anche un problema per il trasporto pubblico.
Sicurezza, in via Garibaldi, potrebbe essere accompagnata a riqualificazione urbana. Piazza Juvara e piazza Castronovo sono piazze di nome ma non di fatto. Lì potrebbe essere replicato quel che si sta facendo a piazza del Popolo: nuovi spazi pedonali al centro, cioè piazze vere, e il transito stradale ai lati, in senso rotatorio, con obbligo di rallentare dato dalla barriera fisica. Così anche all’incrocio con via Trapani/Cicala, magari con pavimentazione in linea con la strada e dissuasori mobili, prima che si possano lamentare ostacoli per la processione della Vara.
Più spazi per i pedoni e necessità di moderare la velocità per le auto, idee presenti anche tra le linee guida del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile. E’ anche da qui che passa la Messina dei prossimi anni.