REGGIO CALABRIA – Sono arrivati all’hub aeroportuale regionale di Lamezia Terme per essere poi trasferiti a Cosenza a bordo di un pullman i primi 51 medici cubani destinati alle strutture dell’ospedalità territoriale del Reggino: Locri, Polistena, Gioia Tauro, Melito Porto Salvo.
In atto, i sanitari del Paese caraibico sono ospitati nella sede del primo Reggimento Bersaglieri di via Panebianco, appunto nella città bruzia, dove in questi minuti li sta raggiungendo il Presidente della Regione e commissario governativo per la Sanità calabrese Roberto Occhiuto.
Si tratta di una sistemazione temporanea richiesta proprio dalla Regione Calabria alle Forze Armate.
Come si procederà adesso – per esempio, quando e dove ‘esattamente’ i medici cubani dovranno affrontare il previsto corso preliminare di lingua italiana, che in base all’accordo siglato nell’agosto scorso con la Comercializadora de Servicios medicos cubanos verrà allestito a cura dell’Università della Calabria di Arcavacata – sarà messo ‘nero su bianco’ in una riunione alla Cittadella regionale di Germaneto coi vertici del Ministero della Difesa.
Il periodo per il quale saranno impiegati questi e gli altri medici cubani in arrivo – poco meno di 500 complessivamente – sarà di almeno un semestre e del massimo di un anno.
Resta il fatto che solo dopo aver colmato almeno parzialmente le gravissime carenze d’organico nei nosocomi di Melito, Polistena, Locri e Gioia Tauro impiegandovi i sanitari provenienti da Cuba, si passerà poi all’utilizzo di altri professionisti cubani negli altri ospedali territoriali.