In Sicilia non calano i ricoveri, a Messina sì. E' la provincia siciliana che fa registrare i dati migliori
Vaccinare più persone possibili, evitare gli assembramenti al chiuso, tenere alta l’attenzione. Come nella scorsa estate, anche in questa i casi Covid sono ridotti al minimo. Ma lo scorso anno, a partire da ottobre e soprattutto novembre, i contagi sono schizzati alle stelle, così anche ricoveri e vittime. Ecco perché ora bisogna fare di tutto perché questo non ricapiti.
In Sicilia, finora, sono state somministrate 4 milioni 47mila 190 dosi. In provincia di Messina, martedì 6 luglio 4569 (1285 prime dosi + 3284 seconde dosi) lunedì 5 luglio 4322 (1082 + 3240), domenica 4 luglio 2930 (702+2228), sabato 3 luglio 4134 (865+3269), venerdì 2 luglio 4339 (1171+3168), giovedì 1 luglio 4372 (1143+3229). La media degli ultimi giorni è di poco più di 4mila dosi inoculate al giorno.
Sicilia “maglia nera”, ricoveri ridotti al minimo ma non calano più
Le varianti fanno paura, soprattutto quella Delta. I contagi sono ridotti al minimo ma la Sicilia resta la regione che ne fa registrare di più ogni giorno.
Gli attuali positivi sono 3.478, il 24 gennaio erano 47.654, ma negli ultimi giorni il calo è minimo.
Discorso simile per i ricoverati. Ora sono 155, il 19 aprile erano 1.438, una differenza enorme ma, da qualche giorno, non calano più. Tra questi, 18 sono in rianimazione, il 18 aprile erano 187, ma domenica erano 15. Nell’ultima settimana 17 vittime, qualche mese fa erano molte di più, ma il dato non si è ancora azzerato.
Messina è la provincia migliore in Sicilia
Va meglio in provincia di Messina. E’ quella che fa registrare meno nuovi contagi, “solo” 33 nella settimana dal 28 giugno al 4 luglio, poi 3 il 5 luglio e 9 il 6 luglio.
Gli attuali positivi sono 67 nel Comune capoluogo e 174 in tutta la provincia, numeri lontanissimi dai picchi degli scorsi inverno e primavera. Va molto bene anche sul fronte dei ricoverati. Ne restano “solo” 7, di cui 6 al Policlinico e 1 al Papardo (questo è l’unico in rianimazione). Il 27 gennaio erano 176 di cui 38 in rianimazione. La speranza è che presto si possa arrivare a zero.
