A Milazzo “esplodono” i Bed and breakfast e le case vacanza. Praticamente un boom economico-turistico verificatosi grazie al rilancio del settore turistico che subisce di anno in anno incrementi nella domanda e agevolazioni per l’offerta.
Non ci stanno però gli albergatori di Milazzo che giustamente si vedono “accerchiati” da nuove strutture che godono di profili normativi a maglie larghe, come ci spiega un imprenditore locale: “gli hotel hanno una tariffazione imposta per legge a seconda della struttura e un quadro tributario molto più pesante dei b&b. Così è una concorrenza sleale.”
In altre parole il tracollo economico di queste medie e piccole strutture sarebbe da imputare alle licenze e alle autorizzazioni che il comune ha rilasciato con troppa facilità a case vacanze e b&b, definiti “imprenditori improvvisati a tutti gli effetti.”
L’investimento necessario per aprire un b & b è contenuto, così come i costi di gestione. La casa vacanze può essere la propria seconda casa, nei mesi in cui non la si utilizza. Aprire un’attività di ricezione extralberghiera consente di realizzare un reddito integrativo a tutte quelle famiglie che dispongono di una o due stanze in più oppure di una seconda casa sfitta. Non servono requisiti tecnici particolari e, per gestire un bed and breakfast o una casa vacanze, è sufficiente un impiego di tempo modesto. Adattare la propria abitazione a struttura ricettiva a disposizione di turisti, giovani e uomini d’affari in viaggio può rivelarsi un business senza rischi e offrire numerose occasioni di amicizia e scambio culturale. La normativa non è particolarmente complessa, sia la casa vacanze che il B&B possono essere avviati anche con formula non imprenditoriale.