REGGIO CALABRIA – Dura un’ora circa la sessione del Consiglio regionale dell’ultimo giorno di giugno.
Si parte col varo della mozione di Antonio Lo Schiavo (de Magistris Presidente) sul Superbonus 110, che autorizza un pressing sul Ministero dell’Economia affinché adotti iniziative volte allo sblocco della cessione dei crediti nel decreto Aiuti. Necessità evidenziata pure dal capogruppo pentastellato Davide Tavernise.
Ok, soprattutto, al Rendiconto 2021, insieme a relazione sulla gestione 2021 e Piano degli indicatori di bilancio e dei risultati attesi.
Evidenzia il relatore Salvatore Cirillo la presenza di residui attivi da 48 milioni e mezzo, residui passivi per 6 milioni e 155mila euro e un avanzo d’amministrazione che sfiora i 53 milioni. La sua quota libera (20 milioni 100mila euro) potrà essere utilizzata, contestualmente alla verifica del rispetto degli equilibri di bilancio.
Un documento molto più articolato rispetto ai precedenti, già solo a guardare il numero degli allegati, evidenzia la forzista Pasqualina Straface. Amalia Bruni, a nome dell’intero centrosinistra, annuncia l’astensione in relazione al “sì” dei revisori dei conti: il Rendiconto, rileva, non è stato approfondito a sufficienza. Si astengono pure i demagistrisiani.
Modificati quindi tre articoli (14, 17 e 33) del Regolamento interno d’Assemblea: come esposto dal consigliere azzurro Giuseppe Mattiani, le variazioni nella composizione dei gruppi consiliari andranno tempestivamente comunicate al Presidente del Consiglio regionale dai capigruppo interessati. Quanto alla Giunta delle elezioni, per ogni gruppo che non abbia designato il proprio membro in seno all’organismo sarà considerato provvisoriamente componente il capogruppo a Palazzo Campanella: un meccanismo per evitare ogni possibile impasse. Adeguato il nome corretto della Commissione anti-‘ndrangheta.
Ennesima proroga, poi, per il termine d’adeguamento circa i requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socioeducative per la prima infanzia. Il presidente d’Assemblea Filippo Mancuso, peraltro, si associa all’auspicio del piddino Ernesto Alecci affinché non si debba incappare in un’ulteriore proroga anche alla prossima scadenza all’orizzonte (giugno 2023), rispetto all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Provvedimento varato a maggioranza: le forze d’opposizione preferiscono astenersi, proprio in ragione dell’ennesima proroga.
Prorogato fino all’approvazione del successivo programma triennale, pure il Programma pluriennale del Trasporto pubblico locale 2019/21: e anche sulla proposta di legge esposta dal meloniano Peppe Neri – per le stesse ragioni rispetto al provvedimento in materia di scuola – c’è l’astensione di Pd, M5s e Gruppo misto.
Ma l’assessore Fausto Orsomarso, nell’incassare il “via libera” a maggioranza, difende la leggina che tra l’altro – spiega – consentirà d’attivare “navette” di collegamento fra i tre scali aeroportuali calabresi e varie destinazioni dal 10 luglio fino al 10 settembre.