Un vero e proprio “bollettino di guerra” di oltre 2mila e 600 incidenti censiti dal 2019 a oggi. Le associazioni Federconsumatori, Arco Consumatori e Konsumer, insieme con Cittadinanzattiva Autostrade Sicure, definiscono così il bilancio che riguarda le autostrade A18 e A20. Numeri agghiaccianti, che hanno portato a 17 morti, 700 feriti e oltre 2mila mezzi danneggiati in oltre due anni e che evidenziano come sembri non esserci pace per i tratti autostradali da e verso la città di Messina. “Dal 2015”, si legge all’interno del documento, “da quando l’Anas aveva revocato la concessione al Cas, poi restituitale dal CGA, è stato un crescendo di degrado, con episodi di evidente trascuratezza e negligenza: caduta di alberi di alto fusto sulle corsie di marcia, vari incendi che hanno interessato le due carreggiate, l’allagamento della sede stradale che ha comportato la chiusura dell’A20, pericolosissime e interminabili file in doppia corsia”.
Così le associazioni hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Messina per “attentato alla sicurezza dei trasporti”, che arriva in un periodo critico per le autostrade siciliane, invase non solo dal traffico ma anche dai cantieri. Con l’esposto partirà inoltre un invito al “Ministro Enrico Giovannini, a percorrere le intere tratte della A18 e della A20 con soste programmate”, ha dichiarato il dott. Domenico Interdonato di Cittadinanzattiva AT Autostrade Sicure, “questo è l’unico modo per fare vivere l’amara realtà delle infrastrutture in Sicilia. Attendiamo ormai da 6 anni l’intervento del governo per togliere il pedaggio e declassare le due tratte a strade statali”. Le due autostrade continua a essere uno dei problemi maggiori della Sicilia orientale, ma la soluzione sembra molto lontana dall’essere trovata.